su per fare dei lavori sul prospetto del muro di cinta proprio dello stabilimento Florio è venuta giù tutta di un colpo, travolgendo un povero motociclista, che si è salvato la vita solo perchè indossava il casco. L'area è stata recintata. Tutta l'estate dei marsalesi è stata caratterizzata da questo passaggio obbligato al lungomare di Marsala, con una deviazione che portava nell'area sterrata, tra polvere e caos. E' singolare che solo ora - a stagione estiva terminata - il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, abbia lo scrupolo di chiedere la rimozione di quell'impalcatura crollata. Tra l'altro sotto il ponteggio c'è ancora lo scooter del 58enne insegnante marsalese Vincenzo Pipitone, che, come dicevamo, è stato gravemente ferito. Ma perchè il ponteggio è ancora lì? E' stato sequestrato dalla Procura. Carini ha chiesto alla Procura il dissequestro. Soltanto dopo, sarà possibile rimuovere la pesante impalcatura. «Ad oggi - si legge in una nota del Comune - la percorribilità di quel tratto del lungomare è assicurata grazie al tracciato alternativo che, con carattere d'urgenza, è stato realizzato subito dopo l'accaduto». Nella sua lettera al procuratore Alberto Di Pisa, il primo cittadino evidenzia la necessità di rimuovere ponteggio e macerie al fine di ''eliminare gli inconvenienti conseguenti al percorso alternativo che, realizzato provvisoriamente su area demaniale, non garantisce idonee condizioni di sicurezza per il traffico veicolare e per quello su due ruote in particolare, facendo registrare numerose cadute di centauri».
Fu l'imprevisto cedimento di una trave - mentre all'interno della cinta muraria dello stabilimento vinicolo Florio una pala meccanica stava demolendo un vecchio fabbricato - a far crollare in strada una parte del muro di cinta e, di conseguenza, anche l'alta e pesante impalcatura metallica che era stata montata.
Un ponteggio che prima di abbattersi sulla strada, travolgendo uno scooterista, vacillò per alcuni secondi. E solo per questo, un'auto, sgommando, riuscì a passare, sfuggendo per un soffio al pericolo
Intanto, sono ancora gravi le condizioni dello sfortunato scooterista travolto dall'impalcatura. Non è in pericolo di vita, ma ancora ''non sente'' le gambe. Uno dei tubi in ferro gli ha procurato, infatti, una lesione alla colonna vertebrale e i medici non sanno se Vincenzo Pipitone, insegnante tecnico-pratico all'istituto commerciale ''Garibaldi'', potrà tornare a camminare. ''Ed è stato anche fortunato - dice la sorella Linda - è un miracolo che non abbia perso la vita. Questo perché è finito in una intercapedine del ponteggio''.