Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/01/2011 09:43:33

Sequestrati ai complici di Matteo Messina Denaro beni per 22 milioni di euro

I presunti fiancheggiatori erano gia' stati raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 9 giugno 2009, nell'ambito dell'operazione 'Golem'. Tra i reati contestati anche l'associazione mafiosa. Aziende, terreni, immobili e conti correnti, sono stati sequestrati a Mario Messina Denaro, 59 anni, cugino del boss Matteo; Francesco Luppino, 55; Vito Angelo Barruzza, 47; LeonardoBonafede, 79; Salvatore Dell'Aquila, 50; Franco Indelicato, 41; Leonardo Ferrante, 67.
Secondo le indagini, ciascuno di loro avrebbe svolto un'attivita' di rilievo in seno alla famiglia mafiosa del trapanese, favorendo la latitanza di Matteo Messina Denaro e mantenendo un costante collegamento tra quest'ultimo con gli altri associati ancora in liberta' e con altri boss che in quel momento erano latitanti, come Sandro e Salvatore Lo Piccolo. Tra i beni sequestrati cinque immobili situati tra Castelvetrano e Mendicino (Cs), un fabbricato industriale a Castelvetrano, tutti riconducibili a Mario Messina Denaro; quattro immobili e diversi terreni fra Castelvetrano e Partanna Trapani, riconducibili a Leonardo Ferrante; due immobili, di cui uno a destinazione industriale, ed un terreno, fra Castelvetrano e Campobello di Mazara (Tp), riconducibili a Francesco Luppino; un immobile e numerosi terreni a Campobello di Mazara, tutti riconducibili a Salvatore Dell'Aquila; due immobili e diversi terreni, tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, riconducibili a Leonardo Bonafede; due appartamenti rispettivamente a Campobello di Mazara e Piacenza, riconducibili a Vito Angelo Barruzza; l'intero capitale sociale ed un complesso di beni di numerose ditte e societa' operanti nel territorio della provincia di Trapani, dedite soprattutto alla lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli, tra cui la 'Fontane d'oro' sas di Franco Indelicato e c., con sede a Campobello di Mazara; la 'Via Cavallotti 60', azienda operante nel settore della trasformazione di prodotti della molitura; la ditta 'Forte Benvenuta' di Castelvetrano, che si occupa della lavorazione e trasformazione di prodotti caseari; la 'Piccola societa' cooperativa arl Tractore market' di Partanna, operante nel settore della commercializzazione di mezzi agricoli; numerosi rapporti di conti corrente, depositi, libretti al portatore, in diversi istituti di credito ed uffici postali intutta Italia.