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20/01/2011 10:38:42

Trovati due cadaveri nei Pirenei. Sono i Maiorana?

I corpi, che sarebbero di padre e figlio come avrebbe stabilito l'esame del dna, sono stati trovati in due tappeti, nascosti a qualche chilometro l'uno dall'altro. I militari italiani dovranno svolgere le indagini per verificare se si tratta degli imprenditori palermitani Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, padre e figlio scomparsi il 3 agosto 2007. Un altro figlio di Maiorana, e di Rossella Accardo, Marco, si era suicidato a 22 anni, il 6 gennaio 2009 gettandosi dal balcone di casa dei nonni. A segnalare la vicenda agli investigatori è stato un cittadino italiano che si trovava in Francia al momento del ritrovamento dei corpi e che ha ricordato la storia dei due imprenditori.

 

I volti dei due uomini, uccisi a colpi di pistola, secondo gli inquirenti, sarebbero stati volutamente sfigurati per renderli irriconoscibili. Finora gli investigatori francesi non sono riusciti a dare un nome ai due cadaveri che furono trovati nella provincia di Perpignan, lungo la strada tra Millas e Pezilla La Rivier nei Pirenei orientali. Per accertare se si tratti dei Maiorana verranno comparate le foto degli imprenditori e il dna prelevato da alcuni oggetti personali degli scomparsi. Tra giugno e luglio del 2008 due turisti segnalarono di avere riconosciuto padre e figlio nella discoteca Pascià di Barcellona in Spagna.

 

Gli investigatori italiani, grazie a una rogatoria internazionale, si sono recati in Spagna, dove hanno interrogato il personale della discoteca: ma la pista non portò a nulla. Dopo anni di indagini la Procura, nei mesi scorsi, ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per sequestro di persona e omicidio aperta dopo la scomparsa e rimasta sempre a carico di ignoti. I carabinieri hanno scandagliato tutte le piste: da quella mafiosa, in qualche modo smentita dai pentiti, a quella che vede, dietro la vicenda, gli affari dei due costruttori. L'auto dei Maiorana, una Smart, venne ritrovata nel parcheggio dell'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Padre e figlio si erano allontanati, insieme, dal cantiere di Isola delle Femmine in cui stavano realizzando delle villette. Nell'ambito dell'inchiesta era indagata, per favoreggiamento, Karina André la compagna di Antonio Maiorana.

 

I due cadaveri trovati nel distretto di Perpignan in Francia, capoluogo dei Pirenei orientali, e che potrebbero essere di Antonio e Stefano Maiorana, furono ritrovati il 25 novembre 2010 sulle colline di Millas vicino al colle della battaglia sulla strada che conduce a Corneilla la Rivier, a 12 km da Perpignan. I corpi erano avvolti in sacchi di plastica neri e poi in due tappeti legati con del nastro adesivo gettati lungo una strada percorribile solo con una vettura 4x4. Il primo fu scoperto da un agricoltore del luogo e l'altro da un cacciatore: i cadaveri erano a circa tre km l'uno dall'altro. Secondo la stampa locale, che all'epoca si occupò della vicenda, una delle vittime era alta circa 1,71 mt e aveva circa sessanta anni, l'altra era alta 1,79 metri e aveva 30- 45 anni. Nel 2007 quando scomparve Antonio Maiorana aveva 47 anni mentre il figlio Stefano, 22. Secondo l'autopsia i due furono praticamente giustiziati con colpi di pistola - fu trovato un proiettile calibro 7.65 - partiti dall'alto verso il basso: sparati alla testa e alle vertebre. Una vera e propria esecuzione in stile mafioso, dissero gli inquirenti. Entrambi avevano i volti tumefatti e irriconoscibili. Dell'indagine si occupa il procuratore di Perpignan Jean Pierre Dreno. Nonostante le ricerche nella zona e l'analisi delle denunce di scomparsa le autorità di polizia francesi non sono ancora riusciti a dare un nome alle due vittime. Perpignan dista 40 km dal confine spagnolo e 194 km da Barcellona dove alcuni testimoni dissero di aver visto i Maiorana nel 2008. Pochi giorni dopo la scoperta dei cadaveri gli investigatori francesi ebbero la prova del dna che confermava che i due appartenevano alla stessa famiglia e che, quindi, potrebbero essere padre e figlio.