Il segnale del sostegno all’operato dell’Unità Operativa di Biotecnologie – inquadrata proprio all’interno dell’attività dell’IRVV – vivrà uno dei suoi momenti più importanti con il workshop internazionale “Qualità, innovazione e territorio: la ricerca microbiologica per i vini del futuro” . Il seminario – che si svolgerà il 4 e il 5 febbraio 2011 al Castello Utveggio – vedrà infatti la partecipazione dei più importanti esperti internazionali di questo settore scientifico provenienti da Francia, Portogallo, Spagna e Italia. I relatori, tra i quali spiccano l’iberica Amparo Querol (Istituto De Agroquimica Y Tecnologia de Alimentos – CSIC, Valencia, Spagna) e l’Italiano Agostino Cavazza (Istituto Agrario San Michele dell’Adige) – si confronteranno sulle innovazioni dei lieviti utilizzati in ambito enologico con l’obiettivo di migliorarne l’impiego e verificarne i risultati”
Si discuterà quindi di microbiologia e della sua applicazione pratica nei processi produttivi che, in definitiva, contribuiranno a dare vita ai vini di domani. Negli ultimi anni infatti, per via dei cambiamenti climatici e della modernizzazione enologica ed agronomica, il ricorso alle nuove tecnologie e il sostegno alla ricerca applicata all’enologia sono diventate scelte strategiche per mantenere elevata la qualità dei vini. Una sfida che in Sicilia, come in tutta il resto d’Europa, si gioca sul voler mantenere viva la tradizione non rinunciando, però, all’innovazione.
A Palermo, i relatori che interverranno, porranno una particolare attenzione ai lieviti, responsabili della fermentazione dei mosti. Si parlerà di lieviti indigeni, di ceppi ibridi, di metodi e di tecniche per il controllo e la gestione dei caratteri enologici di lieviti e batteri lattici. La Sicilia, tra l’altro, è uno dei contesti produttivi che seleziona i suoi lieviti direttamente in loco non modificandoli dal punto di vista genetico. “Questa scelta spiega - Daniele Oliva, Dirigente U.O. Biotecnologie Applicate alla Viticultura e all’Enologia, è un tratto distintivo di primo piano che qualifica i vini siciliani di fronte alle produzioni concorrenti dei produttori del Nuovo Mondo dove vengono anche utilizzati microorganismi geneticamente modificati”.
“Il workshop - commenta Leonardo Agueci , presidente dell’IRVV – è un momento di confronto che ci permette – grazie alla levatura internazionale dei relatori - di approfondire il nostro impegno a sostegno dello sviluppo del comparto vino della Sicilia, considerando il fatto che oggi la microbiologia enologica rappresenta l’aspetto preponderante nell’evoluzione dei vini del futuro. Attraverso questo incontro – spiega Agueci – vogliamo incrementare il nostro patrimonio di conoscenze sulla materia perché le scoperte e le innovazioni di oggi sono quelle che ritroveremo nei prodotti enologici del prossimo futuro. Un appuntamento di grande importanza offerto anche ai tecnici delle Aziende vitivinicole siciliane che, grazie alla ricerca microbiologica applicata all’enologia sapranno, sicuramente, migliorare e mantenere elevata la qualità dell’enologia mediterranea sulla scena internazionale”.
Durante la prima giornata del seminario, inoltre, sarà presentata la pubblicazione “La microbiologia in cantina: un manuale per i controlli microbiologici” edita dall’IRVV e curata da Daniele Oliva, Sabina di Maio e Giuseppe Polizzotto.