Marco De Vita ha perso il controllo del suo scooter battendo violentemente il capo sull’asfalto. Soccorso e trasferito al Sant'Antonio Abate, il giovane è deceduto poco dopo il ricovero. Sembra che lo scooter condotto dallo studente sia entrato in contatto con un altro veicolo che si sarebbe allontanato dopo lo scontro.
Grazie alle telecamere installate in Corso Piersanti Mattarella, facenti parte del sistema di videosorveglianza della città, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente in cui ha perso la vita il diciassettenne Marco Di Vita.
Dall’esame del filmato, eseguito dai vigili urbani di Trapani, grazie all’iniziativa dell’esperto informatico del Comune, l’ingegnere Fabio Fallucca è emerso con chiarezza il modo in cui si è verificato. Le immagini, infatti, mostrano come il giovane Di Vita, a bordo del suo scooter, percorreva Corso Piersanti Mattarella (andando verso il centro della città) nella corsia a ridosso del marciapiede, quando un’auto repentinamente si è immessa nell’area di parcheggio, investendolo e facendolo sbattere al muro di perimetrazione della caserma. L’auto si è poi fermata a poca distanza.
Il Comando della Polizia Municipale, dopo avere visionato il filmato, verificando le modalità dell’incidente, ha consegnato il file alla Polizia, che ha proseguito gli accertamenti, rintracciando sia colui che guidava l’auto, sia coloro che si trovavano in sua compagnia.
“Le telecamere installate, che sono più di cento in città – ha rilevato il Sindaco – se da una parte possono essere, come sono state, oggetto di contestazione perché inciderebbero sul diritto alla privacy dei cittadini, rappresentano dall’altra un investimento di grande importanza, poiché, come si è visto, in questo come in altri casi, consentono di controllare il territorio, offrendo un validissimo supporto a chi è deputato a svolgere le indagini, a tutela della sicurezza pubblica”.