Lo ha detto l’assessore per l’Istruzione e la Formazione professionale della Regione siciliana, Mario Centorrino.
“L’attenzione dedicata da questo governo regionale – ha aggiunto Centorrino – anche alle scuole paritarie vuole assicurare un aspetto essenziale del diritto allo studio: la liberta’, cioe’, di scelta educativa. Non intende quindi, riconoscere e istituzionalizzare un’eventuale coesistenza di schemi formativi diversi, ne’ ha carattere riequilibratore rispetto a presunte carenze della scuola pubblica”.
Centorrino ha sottolineato che in Sicilia “lavoriamo perche’ la scuola, intesa come sistema, offra gli strumenti necessari per una visione critica della societa’, incentivi forme di partecipazione sociale, insegni a distinguere e isolare ‘cattivi maestri’. Ed in ultimo, consenta di acquisire quel capitale di saperi oggi indispensabile per una regione che intende basare il suo modello di sviluppo sull’economia della conoscenza. Capitale di saperi – ha sottolineato l’assessore – del quale fara’ parte a pieno titolo, da domani, sia nella scuola pubblica che paritaria, la conoscenza della storia della Sicilia, della sua letteratura e della sua lingua”.