Due sono i fattori di preoccupazione. Il primo riguarda la struttura: ha bisogno di interventi urgenti per eliminare alcune infiltrazioni d’acqua e risolvere i problemi di umidità. “Gli interventi di solito li facciamo noi – commenta Maria De Vita, responsabile del centro – ma qua non si tratta più di qualcosa di ordinario, come di imbiancare le pareti, ma di interventi più strutturali”. L’edificio, che attualmente ospita 12 rifugiati, tutti uomini (e tra loro alcuni con storie davvero tragiche ….), è di proprietà del Comune di Marsala. La questione è stata posta all’Amministrazione Comunale. Non si fanno lavori al centro dai tempi in cui era assessore alle politiche sociali Giovanni Piazza. Con l’insediamento del tecnico Vincenzo Savatteri le cose sembravano migliorare, ma purtroppo le condizioni di salute non buone dell’assessore hanno bloccato questo come altri progetti. E il Sindaco che fa? Nulla. Tanto da fare arrabbiare il presidente della commissione consiliare politiche socio-sanitarie Enzo Martinico: «L'amministrazione comunale ha abbandonato il centro di accoglienza per immigrati di Perino». «Apprendiamo con rammarico - spiega il presidente della commissione di Palazzo VII Aprile - che fino ad oggi sono stati disattesi gli impegni assunti in ordine agli interventi di manutenzione relativi alla risoluzione dei problemi legati alle infiltrazioni d'acqua e in ordine alla sistemazione del campetto per l'attività ricreativa, così come emerso durante la visita conoscitiva avvenuta lo scorso 2 marzo presso il centro di accoglienza dei rifugiati politici». Dopo quel sopralluogo, la commissione aveva sollecitato l'assessore ai Lavori pubblici Pino Milazzo e l'ingegnere capo del Comune Francesco Patti a disporre l'esecuzione dei necessari interventi.
A distanza di oltre due mesi, però, i lavori non sono stati avviati. «La situazione è ancora precaria - conclude Martinico - con enormi disagi per tutti gli ospiti della struttura». Il problema principale è, naturalmente, quello delle infiltrazioni d'acqua piovana. Il centro di accoglienza di Perino, realizzato dal Comune ristrutturando un'ex scuola elementare, può ospitare fino a quaranta persone. Assicurando loro ristoro (posto letto, cucina, bagno) in attesa di una sistemazione abitativa.
Ma c’è un altro problema, ed è la sicurezza. Nelle campagne di Perino, infatti, si registrano sempre più frequenti fenomeni di caporalato: una cinquantina di ragazzi portati a lavorare nei campi per due lire, magari costretti a dormire all’addiaccio e vittime di soprusi e violenze. Episodi denunciati ai carabinieri di Marsala e che destano preoccupazione tra i volontari e i residenti del centro.