Riduzioni sulla tassa sono state decise per i pensionati «il cui reddito familiare complessivo è pari o inferiore al trattamento minimo pensionistico», nonché per i nuclei familiari con sordomuti, ciechi, grandi invalidi del lavoro, di guerra e per servizio. E nelle «zone non servite» dal servizio di raccolta si pagherà il 30% (anziché il 40%). Altre riduzioni, invece, sono relative al calcolo delle superfici degli immobili soggetti alla tarsu. Ad illustrare, in aula, gli emendamenti (poi approvati dal Consiglio con 19 voti favorevoli, uno contrario e un'astensione) è stato Agostino Licari (Pd). Sono, quindi, seguiti gli intervenuti di De Maria, Figuccia, Mauro, Gesone, Rosanna Genna, Provenzano e Pipitone. Ed inoltre i consiglieri Nino Alagna (che ha spiegato perché avrebbe votato contro), Mauro, Vinci, Pipitone, Provenzano, Monteleone, Figuccia, Mezzapelle, Ingrassia, Nino Genna, Milazzo, La Vela. Su proposta di Antonio Provenzano, infine, l'assemblea di Palazzo VII Aprile ha anche approvato l'immediata esecutività delle variazioni.
La giunta Carini, dopo avere deliberato, per il 2010, un consistente aumento (66 per cento in più rispetto all'anno precedente) della tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani, adesso ha nel frattempo deciso che il pagamento potrà avvenire in quattro rate.
Con la stessa delibera sono state fissate anche le date entro le quali pagare la tarsu. La prima rata dovrà essere versata entro il prossimo 15 luglio, la seconda il 15 settembre, la terza il 15 novembre e l'ultima entro il 16 gennaio del 2012.
Soddisfazione esprime il presidente Oreste Alagna per l’avvenuta modifica del Regolamento: “Grazie al contributo del Consiglio comunale e l’approvazione degli emendamenti migliorativi, il Regolamento così modificato va incontro alle esigenze delle fasce sociali più deboli, riducendo per loro il pagamento della tassa sui rifiuti”.