Certo è che i consiglieri hanno tirato un brutto scherzo al Sindaco Renzo Carini e hanno bocciato due delibere sulle quali il bilancio si poggiava. Due delibere importanti, perchè erano dei segni "+" in una selva di taglia che contraddistingue la manovra finanziaria del primo cittadino. Con la prima, era previsto l'ingresso di due milioni e rotti di euro tramite la lottizzazione dell'area artigianale di Contrada Amabilina. Si tratta di un'area che è stata inaugurata due anni fa e che - come abbiamo denunciato più volte - l'Amministrazione ha ridotto in stato di abbandono in tempo record. La delibera è stata bocciata perchè i consiglieri ritengono salato per gli artigiani il prezzo al metro quadro imposto dall'Amministrazione. La delibera tecnicamente trattava della «verifica della qualità e quantità delle aree e fabbricati da destinare alle residenze ed alle attività produttive e terziarie».E' stata votata dopo l'intervento dell'assessore Pino Milazzo, che ne ha illustrato i contenuti, e le osservazioni dei consiglieri Agostino Licari, Manlio Mauro, Flavio Coppola, Baldassare Monteleone, Nino Genna, Enzo Sturiano e Paolo Mezzapelle, è stata bocciata con 8 voti contrari, 6 favorevoli e 2 astenuti.
Altra deliera bocciata quella, presentata già per la seconda volta, per l'alienazione di alcuni beni immobili del Comune, tra cui Villa Damiani. E' il famoso il «Piano delle valorizzazioni e dismissioni degli immobili di proprietà comunale redatto ai sensi dell'art. 58 del d.l. n. 112/2008» Su questa delibera è intervenuto l'ingegnere capo Francesco Patti, ma ha ottenuto appena un voto in più della precedente (7), ma ben 10 contrari. L'unica delibera approvata, mercoledì sera, dal Consiglio comunale (10 si e 2 astensioni) è stata quella relativa alla modifica di una variante urbanistica necessaria per la costruzione di un imponente complesso turistico. Il progetto è dell'azienda Baglio Catalano e prevede la realizzazione di 56 mini appartamenti.