Il Tar infatti ha bocciato l'aumento della tassa perchè è stato fatto con una determina del Sindaco, mentre per la giustizia amministrativa la compentenza è del Consiglio Comunale.
Carini incassa il colpo con eleganza: “Presenteremo immediato ricorso in appello davanti al CGA - afferma - siamo fiduciosi che il CGA confermi l’orientamento già espresso nella fase cautelare e ci dia di nuovo ragione, annullando la decisione del TAR. In ogni caso, qualsiasi decisione definitiva sulla sorte della TARSU 2010 sarà assunta dopo la sentenza di appello”.
In realtà questa vicenda rischia di minare ulteriormente il bilancio del Comune di Marsala, già da Carini ritirato dopo le minacce dell'Mpa di uscire fuori dalla traballante maggioranza che sostiene la Giunta.
Già l'anno scorso in via cautelativa il Tar aveva sospeso l'ordinanza del Sindaco, che aveva fatto ricorso al Cga. Ora Carini spera di fare il bis. L'aumento della Tarsu del 66% è stato l'anno scorso fortemente voluto dal Sindaco di Marsala, Renzo Carini, che prima aveva addirittura pensato ad un aumento dell'80%, salvo poi battere in ritirata di fronte alle proteste dei cittadini e al venir meno della sua maggioranza politica. Erano stati l'Mpa e Liberi i gruppi che avevano minacciato la crisi politica se la determina non fosse stata ritirata, salvo poi accontentarsi del leggero ritocco fatto dal Sindaco: " L'aumento non era stato certamente dovuto alla discrezionalità dell'amministratore - si era difeso Carini - ma un atto imposto dalla normativa vigente che prevede che il costo del servizio sia coperto da almeno il 50% dagli utenti".
Il Movimento per la Difesa del Cittadino ha raccolto contro il provvedimento del Sindaco ben 1500 firme.
La spesa corrente per quintale di immondizia raccolta a Marsala è aumentata da € 18,72 ad € 25,01 euro. Cioè ogni quintale di immondizia raccolta costa alle casse pubbliche 7 euro in più l’anno. Il dato complessivo è di una spesa media che è stata di € 6.767.000 per i 5 anni di amministrazione Galfano (2001 – 2006) , e di € 10.000.000 nei primi 3 anni di amministrazione Carini. In particolare la spesa corrente, che nel 2001 era sotto i 5 milioni di euro ha sfiorato con l’amministrazione Carini i 10 milioni di euro, ed è raddoppiata. Vero è che si raccoglie più immondizia, circa il 10% in più, ma ciò non giustifica assolutamente l’aumento dei costi.
Per la raccolta differenziata l’Aimeri Ambiente impiega a Marsala 150 persone. Gli stipendi li paga la società Aimeri, ma il Comune ha assunto un costo di 12 milioni di euro. A questi si aggiungono i costi delle 68 unità che invece hanno rifiutato di passare dal servizio di Nettezza Urbana del Comune all’Ato (2 milioni di euro l’anno) . La quota parte del Comune di Marsala prevede costi dunque di 14 milioni di euro l’anno.