immediatamente applicabile nell’isola, senza dunque dovere ricorrere a una legge di recepimento, il programma di controllo sulla contabilità amministrativa già adottato dallo Stato, noto come “spending review’, che prevede un sistema di verifica molto rigido durante la gestione del bilancio, superando la prassi in vigore deirendiconti spesso approvati anche a distanza di diversi anni.
Sono 139 i capitoli di bilancio su cui il governo vuole vederci chiaro, sulla base delle segnalazionidelle ragionerie centrali e in raccordo con le amministrazioni che hanno emesso gli ordini diaccreditamento di fondi pubblici. I controlli, secondo quanto stabilito da un decreto appena firmatodell’assessore all’Economia Gaetano Armao, saranno estesi ai 12 assessorati e alla Presidenza dellaRegione, con l’esclusione degli ordini di accreditamento al di sotto dei 3mila euro. Gli uffici delleragionerie passeranno al setaccio decine di voci: si va dalle spese di cerimoniale a quelle per ilfunzionamento dell’ufficio stampa; dalle missioni del personale, all’acquisto di libri, riviste e giornali, dalla spese per affitto o leasing di immobili utilizzati dalla Regione a quelle per comitati,commissioni, collegi e consigli. Ai raggi x anche il fondo d’investimento immobiliare, i costi per lemanutenzioni e gli ordini relativi a pensioni, assegni, sussidi e assegnazioni di vitalizi. E ancora:utenze, servizi ausiliari, spese di pulizia e postali. Ma il governo si attende una maggiore trasparenzanella contabilità amministrativa dallo ’spending review’, la “Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell’attività di analisi e valutazione della spesa, a normadell’articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196″. Secondo Armao “la riforma, introdotta quattro anni fa dalla finanziaria nazionale che ha stabilito nuovi criteri per il controllo della spesa, può essere applicata in Sicilia fin da subito”. In questo modo il governo potrà verificare in tempo reale la spesa e avere un controllomaggiore sul lavoro amministrativo di dirigenti e funzionari.