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02/12/2011 05:50:00

Claudio Bianchi: "Turismo e vino per lo sviluppo di Marsala"

La crisi c’è e dobbiamo affrontarla. Dobbiamo cercare di arrivare ad alcune soluzioni per venirne fuori.

Quali possono essere le soluzioni, anche in vista delle prossime elezioni amministrative? Molti sindaci si trincerano e dicono, ad esempio, “c’è la crisi ma non è colpa nostra, non ci possiamo fare niente”. Secondo lei, invece, le amministrazioni possono fare qualcosa?

Penso di sì, anche se per prima cosa bisogna verificare le disponibilità finanziarie del Comune e come potersi muovere.

Lei come si muoverebbe?

La nostra terra ha delle vocazioni naturali. Io spingerei ad esempio sul turismo. Noi abbiamo un grande patrimonio culturale e abbiamo la possibilità di innalzare la qualità del nostro territorio. Proverei a spingere anche sulle nostre tradizioni, portare avanti un’economia rurale più moderna. Se guardiamo ad altri paesi, come il Sud Africa, che non ha una grande tradizione di vini, trovi cose diverse....

Da qualche tempo la sua azienda è entrata nel consorzio Marsala rilevando un marchio storico. Ha futuro il vino Marsala?

Già da un po’ abbiamo rilevato il marchio Mirabella, che è un nome storico per il vino Marsala, e siamo entrati anche noi nel consorzio. Il problema del vino Marsala è una storia antica. Noi dobbiamo essere in grado di fare qualcosa che possa essere consumato e bevuto. Possiamo fare tutto, ma principalmente il Marsala deve essere un prodotto appetibile.

Può essere considerato il vino Marsala una risorsa del nostro territorio?

Non solo, il Marsala è un traino. Marsala è la  "Città del vino", ma purtroppo un turista che arriva nella nostra città non riesce a rendersi conto oggi che si trova nella città del vino...Non facciamo nulla per promuovere la nostra identità.

Ad esempio manca un museo del vino degno di questo nome. Se andiamo a Dublino c’è il museo della Guinness, una pura montatura pubblicitaria, qui invece non c’è il museo del Marsala, che avrebbe tante cose da raccontare.

Appunto. Io Marsala la vedrei così: Sviluppo del turismo che può creare degli interessi ai commercianti, agli alberghi. Alle stesse aziende vitivinicole. Si può creare un circuito enogastronomico interessante. Sviluppo dell’aeroporto e del porto. Ma se non ci sono nemmeno le infrastrutture stradali per l’ingresso alla città, tutto ciò non serve...

Se andiamo a guardare le cose che si sono dette durante le ultime due campagne elettorali ci accorgiamo che sono sempre le stesse. Molti riferimenti che ha fatto lei sono stati detti anche 10 anni fa. C’è un’incapacità della politica ad agire, a trasformare le idee in cose concrete…

Bisogna vedere i motivi di questo. Forse perché un governo della città è difficile se è figlio di compromessi, se non c’è una persona che riesca a dare risposte e fatti immediati. Anche le persone più valide e oneste si trovano con le mani legate. Bisogna dare la possibilità a qualcuno di lavorare in maniera più snella, dando possibilità agli imprenditori che possono fare tanto per la nostra città.