Tutto ha avuto inizio, quando l'ex gestore Giovanni Ingrasciotta, originario della provincia di Trapani, coinvolto in un processo per estorsione e considerato vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro, ha ceduto l'azienda prima alla figlia e poi a un dipendente, Roberto Milone. Secondo il pubblico ministero Maria Paola Marrali, di Sanremo, titolare delle indagini, dietro questa cessione d'azienda si poteva nascondere la volonta' di eludere una serie di misure patrimoniali di quelle previste dalla normativa antimafia.