Il Presidente Fabrizio Messina aveva precisato che "avevano aderito alla costituzione quasi tutte le categorie operanti all'interno del porto di Marsala (piccola pesca, agenzie marittime, carburanti, charter nautici, cantieri navali)". La finalità del consorzio è principalmente quella di tutela, salvaguardia, promozione e valorizzazione dell'intero bacino economico-portuale di Marsala.
A qualche giorno di distanza era giunta la precisazione da parte dei titolari di alcune agenzie marittime e di alcuni operatori della grande pesca che affermavano l’esatto contrario. “Era stato cominciato un percorso unitario - si legge nel documento - ma non se ne è fatto nulla. Purtroppo l’ostinazione di pochi non ha consentito, nemmeno in questa occasione, che tutti quanti gli operatori avessero veramente un fine comune, ossia il porto stesso inteso nella sua globalità. La mancanza delle necessarie concertazioni in quest'ultimo "Consorzio" ha finito con il frammentare ancor di più chi nel porto lavora. Come conseguenza di tutto ciò, ci sono molti operatori portuali che oggni non fanno parte di consorzio”.
A queste affermazioni replica il consorzio, ribandendo che "le imprese che hanno firmato l’atto costitutivo rappresentano la quasi totalità delle categorie operanti nel porto" e che "le Imprese cosiddette “escluse”, sono un minoranza (circa tre) o, al massimo, quattro e non corrisponde al vero che sono state escluse ma, hanno, autonomamente e liberamente, scelto di non aderire alla costituzione del Consorzio, forse anche per dei personalismi, contestando la volontà della maggioranza delle imprese che hanno, invece, caparbiamente, sottoscritto l’atto costitutivo, nonostante le divergenze e le difficoltà, procedendo con speditezza e determinazione alla costituzione del Consorzio".
In pratica, secondo il consorzio, non sono entrate nel gruppo "un paio di imprese che, invece, nonostante diverse riunioni, temporeggiavano e tergiversavano, dando l’impressione di voler, solo e semplicemente, fare perdere tempo prezioso, come se ci fosse una regia superiore che dettasse le mosse per impedire la necessaria e improcrastinabile nascita del Consorzio. Da ciò si rese necessaria un presa di posizione netta da parte della maggioranza delle imprese che, determinate a sottoscrivere immediatamente la nascita di detto organismo, procedevano in tal senso. Si materializzava, quindi, la nascita di due fronti opposti, da ciò derivò la volontà di alcuni di auto escludersi non condividendo l’atteggiamento assunto (a maggioranza) da quelle Imprese anzidette e, non accettando, questi pochi (due tre), la volontà di speditezza e concretezza intrapresa dalla maggioranza delle Imprese, poi, firmatarie".
Il documento continua: "Una tra le imprese che ha aderito alla costituzione di detto Consorzio è la Cooperativa di Piccola pesca “Pescatori Lilybeo Soc. Coop.” la quale opera nel porto di Marsala sin dal 1944 (associa n. 300 soci circa e N. 40 Moto pesca) e detiene circa 3000 mq di concessione demaniale all’interno dell’area portuale, per magazzini deposito attrezzi da pesca per i soci pescatori e alcuni di questi vengono anche destinati alle barche di “grande pesca” rappresentati da alcuni dei quali (millantando) si dichiarano “esclusi”.
Fermo restando, comunque, che cosa importante e non più rinviabile, era procedere in tempi brevi alla costituzione di questo benedetto consorzio, dopo di che, bando alle polemiche, sterili e controproducenti, ora, tutte le imprese che non vi fanno parte e che hanno interesse, vi possono aderire tranquillamente e serenamente, contribuendo a rafforzare quel fronte di chi non ha altro interesse oltre a quello del porto in cui vive e lavora e in cui vivono e lavorano tutti quelli rappresentati anche dai reticenti “esclusi”.
Non si capisce quale sia, invece, il fine della nota riportata in questi giorni sui mezzi di stampa a firma degli, oramai famosi, “esclusi”, che, oltre ad affermare delle madornali falsità, sembra stigmatizzare il neonato Consorzio che nasce, nonostante la volontà contraria di alcuni, che ora screditano e criticano, continuando ad alimentare divisioni che loro stessi hanno voluto, invece di lavorare per rafforzare e far crescere uno strumento importante ed essenziale per lo sviluppo economico e imprenditoriale del prezioso bacino portuale di Marsala, che invece, si concretizza in un’importante organo rappresentativo, di aggregazione, di sviluppo economico e imprenditoriale.
Le Imprese fondatrici del Consorzio sono:
1. Pescatori Lilybeo Soc. Coop. (Piccola Pesca);
2. Messina Fabrizio (Ag. Marittima Doganalista, Carburanti marina);
3. G. Di Girolamo Carpinteri (Ag. Marittima Doganalista);
4. Blue Abbys Soc. Coop. (Charter Nautico e Diving);
5. Cantiere Navale Parrinello Antonino (Cantiere Navale);
6. Egadi Charter di Parrinello Davide (Mini crociera Egadi);
7. Compagnia Impresa Portuale Soc. Coop. (Impresa Portuale)
Il Presidente infine chiarisce: "Teniamo a precisare, infine, a scanso di equivoci, che questo consorzio non si instaura con spirito antagonistico con il Consorzio “Nautico del Mediterraneo”, dal momento che entrambi hanno l’obbiettivo comune di valorizzare e tutelare tutto il bacino portuale e delle aree demaniali".