Ma, sottolinea il procuratore Antimafia Piero Grasso, «sono spiccioli quelli che riusciamo a beccare: le cifre sono astronomiche». Durante un incontro con i ragazzi delle scuole e delle associazioni antimafia in occasione dello spettacolo Per non morire di mafia al Teatro Eliseo, tratto dal suo libro, Grasso elenca i numeri: il riciclaggio del denaro sporco è stato valutato nel 10% del prodotto interno lordo, quindi 150 miliardi di euro. Se a questa somma aggiungiamo anche l'evasione fiscale, 120 miliardi su un imponibile dei 270 miliardi, e 50-60 miliardi di corruzione, «arriviamo a qualcosa come 500 miliardi di euro». «Il fine essenziale della mafia è il profitto, e il sistema di norme non favorisce la ricerca dei profitti illeciti», ha detto Grasso sollecitando ancora «una norma sull'autoriciclaggio», inoltre «finchè si consentirà l'esistenza di paradisi fiscali sarà difficile rintracciare il denaro. Se adottiamo cautele in Italia, bisogna anche impedire che gli altri Stati siano un comodo rifugio per i soldi».