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18/01/2012 15:01:09

Confartigianato Trapani: “Stanate gli evasori e non si perseguitino solo i piccoli”

“Questa indagine, commenta Bilardo, non fa altro che darci ragione. L'evasione fiscale è una piaga nazionale, ma è troppo semplicistico e facile prendersela con i piccoli imprenditori, artigiani e commercianti».

I dati della ricerca pubblicata nei giorni scorsi che parla di economia sommersa e criminale come le principali cause dell'evasione, ma anche il doppio o triplo lavoro e le cosiddette big company. I dati sono davvero impressionanti: i lavoratori in nero in Italia sarebbero quasi 3 milioni, tra questi ben 850mila lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. L'evasione d'imposta stimata ammonterebbe a 34,3 miliardi di euro. L'economia criminale si stima che privi l'erario di una somma di circa 78,2 miliardi, le società di capitale eviterebbero di pagare 22,4 miliardi e le cosiddette big company, attraverso ad esempio lo spostamento di costi e ricavi tra società del gruppo e trasferendo la tassazione su paesi con minori controlli fiscali, sempre secondo la ricerca, eviterebbero di pagare quasi 38 miliardi di euro l'anno. Quanto agli autonomi e alle piccole imprese evaderebbero per circa 8,2 miliardi.

«Più volte Confartigianato Trapani nel corso delle varie assemblee comunali ha parlato di "evasori senza volto" e di "evasori in doppiopetto", questi dati non fanno che confermare questa analisi. Come Confartigianato Trapani - prosegue il presidente Bilardo - siamo favorevoli a una seria lotta contro l'evasione fiscale e per questo invitiamo Agenzia delle Entrare di Trapani e il nostro Comando Provinciale della Guardia di Finanza ad attingere al vero bacino del sommerso. Sappiamo che la quota dei furbi, quelli che non pagano, esiste e si annida in tutte le categorie sociali. Un leale rapporto tra il Fisco e contribuente deve fare sì che la lotta all'evasione non sia fatta al solo scopo di aumentare le entrate tributarie, ma di diminuire le altissime aliquote fiscali, inoltre mi sembra indiscutibile che vadano concentrati gli sforzi sui grandi evasori, doppi lavoristi e pseudo imprese non conosciute, piuttosto che sulle micro e piccole imprese che cercano di sopravvivere in una giungla di “concorrenza sleale”».