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24/01/2012 05:46:18

Cantieri Navali di Trapani: Satin promette riassunzioni, ma per i lavoratori il piano è "insufficente""

Un terzo dei lavoratori dovrebbe essere riassunto già il prossimo mese. Ma la società punta a rimettere in servizio tutto l'organico entro la fine dell'anno, con contratti di lavoro a tempo indeterminato. Il Cantiere si appresta insomma a riprendere la sua attività. In arrivo ci potrebbero essere nuove commesse, ed entro giugno oltre i due terzi del personale dovrebbe tornare al lavoro. Le proposte del gruppo Satin-Cnt sono state ufficializzate dalla Prefettura ai sindacati, oltre che all'assessorato regionale alle Attività produttive.  Il  Piano industriale è stato presentato a tutti i partner industriali e finanziari della società, partner chiamati a contribuire alle ipotesi di rilancio dell'azienda, nell'ambito del processo di ampliamento delle proprie aree di business e di espansione su ulteriori mercati.

L'area del Cantiere navale e la petroliera "Marettimo M" restano però ancora occupati da una parte di lavoratori. Protesta che per i vertici del gruppo Satin-Cnt risulta del tutto strumentale e orientata "a scopi ben diversi da quelli puramente sindacali", hanno evidenziato dalla società. L'impresa, dopo aver assunto precisi impegni davanti al prefetto, ha fatto sapere che non tollererà più "il perdurare di alcuna condizione di illegalità, in cui i primi danneggiati sono proprio i lavoratori".

I lavoratori dei Cantieri Navali di Trapani rispondono con una nota alle recenti dichiarazioni dell'azienda, secondo la quale non sussisterebbero più le condizioni per la prosecuzione della loro protesta. "Durante l’incontro in Prefettura - scrivono i lavoratori - i rappresentanti dei lavoratori sindacalizzati FLM Uniti – CUB hanno presentato una proposta alternativa al Piano industriale dell’azienda, che prevede il licenziamento della totalità dei dipendenti della stessa. La nostra proposta prevede il reintegro immediato di tutti i dipendenti nella Cnt Spa, il mantenimento, a seguito del reintegro, delle stesse qualifiche e mansioni per tutti i lavoratori e di tutti i diritti acquisiti negli anni di lavoro, il saldo di tutti i crediti nei confronti dei dipendenti entro e non oltre i periodi stabiliti dalla normativa vigente". Il tavolo si è concluso con la possibilità offerta all’azienda di presentare una “controproposta” entro 48 ore dalla data dell’incontro. Tre giorni fa è stata presentata la controproposta del gruppo Satin che prospetta - secondo i lavoratori - "un improbabile riassorbimento graduale, da parte di Satin, di tutto il personale licenziato senza curare le ragioni che ci hanno portato a questa dura lotta". I lavoratori contestano il piano l'assunzione per gradi del personale "quando, in realtà, per rilanciare l’azienda non sarebbe sufficiente l’intero personale. Per noi dipendenti - scrivono ancora i lavoratori del Cnt - il lavoro è un diritto fondamentale. Siamo stati disposti ad accettare tanti sacrifici per rivendicare un posto di lavoro che ci appartiene e che ci siamo conquistati con la nostra dedizione e la nostra condotta. Ci stiamo adoperando per presentare ancora una volta l’alternativa a questo vergognoso Piano Industriale, seguendo, con lo stesso senso civico che finora ci ha caratterizzato agli occhi di Istituzioni e cittadini, tutto l’iter previsto dal tavolo di trattative".