Era già accaduto, ma per un vizio di forma (il gip aveva fatto «copia e incolla» con la richiesta della Dda partenopea), a fine novembre. Il 27 gennaio scorso, però, per porre rimedio a quell’errore (assenza di motivazioni) ci fu una nuova ordinanza di custodia. L’indagine è quella che 14 novembre sfociò in una second
«retata» (9 arresti) nell’ambito dell’inchiesta che il 10 maggio 2010 consentì di smantellare (con 68 arresti) un asse criminale camorra - mafia (da un lato il clan dei Casalesi, dall’altro Gaetano Riina e Matteo Messina Denaro) che, secondo l’accusa, imponeva il monopolio dei trasporti su gomma ai commercianti che operano nel settore dei prodotti ortofrutticoli, con la conseguente lievitazione dei prezzi.
Un’inchiesta che vide finire in carcere anche due marsalesi, i fratelli Antonio e Massimo Sfraga, gestori a Strasatti di un grosso centro per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. In questo primo procedimento, i fratelli Sfraga sono già stati condannati a tre anni di carcere. E per questo, nonostante l’ultima decisione del Riesame, per il momento rimarranno in carcere.