Le modalità dell'agguato sono quelle tipiche mafiose, ed è per questo che sulla vicenda è costantemente aggiornata la Direzione Investigativa Antimafia di Palermo. La Procura di Trapani, intanto, continua con gli interrogatori. Il primo ad essere stato interrogato è stato proprio Mazzara, che nonostante le ferite riportate è apparso lucido ed in grado di rispondere alle domande dei carabinieri della Compagnia di Alcamo. Altri rilievi scientifici sono in corso in contrada Lagani, luogo dell'agguato. I sicari hanno agito con un fucile a pallettoni, e hanno colpito Mazzara al torace, al collo e alla spalla.