sostenuto finanziariamente dal dipartimento Pesca della Regione Siciliana fin dall’inizio delle attività, avviate nel 2009, con la collaborazione del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani.
Il seminario si terrà, con inizio alle ore 9.30, lunedì 27 febbraio, presso l’aula magna dell’Istituto Principe di Napoli, in via capuccini 7.
Obiettivo del seminario è presentare i risultati della ricerca sulle tecniche di allevamento del tonno rosso (individuazione e selezione di un parco di esemplari riproduttori) e illustrare i dati del monitoraggio dell’impatto ambientale degli impianti di allevamento del tonno rosso. È dal 2001 che dal punto di vista scientifico, l’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani svolge una costante opera di controllo e raccolta dati dell’effetto dell’impianto di allevamento di Castellammare del Golfo sull’ambiente marino circostante. Contestualmente s’è provveduto al monitoraggio della qualità del prodotto allevato, al fine di modificarne la qualità migliorandone i tratti più apprezzabili per i consumatori.
I saluti istituzionali saranno rivolti dal senatore Antonio d’Alì, Presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, da Girolamo Turano, Presidente della Provincia Regionale di Trapani e dai sindaci di Trapani, Marsala e Castellammare del Golfo.
Interverranno esperti di allevamento ittico, ricercatori dell’ISPRA, biologi marini. Tra questi il direttore dell’Istituto di Biologia Marina di Trapani, il prof. Andrea Santulli, cui è stato delegato il compito di illustrare il progetto RISToRo. Modera i lavori il Prof. Mario Enea del Distretto Tecnologico Agrobio pesca eco compatibile.
I lavori saranno conclusi dalla dottoressa Rosaria Barresi del Dipartimento Regionale degli Interventi per la Pesca.
Premesse ed obiettivi del progetto RISToRo
Premessa
In Sicilia, come nel resto del Mediterraneo, il settore delle produzioni ittiche richiede strategie immediate per massimizzare i profitti e assicurare un’espansione continua in un mercato sempre più competitivo. La politica dell’U.E. per il settore prevede una crescita 3,4 - 4,0%/anno, con interventi finalizzati a:
• diversificazione delle specie allevate;
• apertura di nuovi mercati con nuovi prodotti;
• produzioni “amiche dell’ambiente”.
Nel contesto nazionale, l’acquacoltura siciliana, con una produzione annua di 4000 tonnellate in 18 impianti, rappresenta il 25% della produzione nazionale. La produzione è rappresentata quasi esclusivamente da spigole, orate e, recentemente tonno rosso (circa 1.100 t), con modeste quantità di altre specie.
La diversificazione, insieme ad altri interventi finalizzati da un canto alla riduzione dei costi di produzione e dall’altro all’aumento del prezzo di vendita, sarà in grado di aumentare la competitività dell’acquacoltura siciliana. Questa diversificazione dovrà essere rivolta verso specie di elevato valore commerciale, caratterizzate da performance di crescita molto elevate. Tra queste, sicuramente, la seriola (Seriola dumerili ) e il tonno rosso mediterraneo (Thunnus thynnus) rappresentano due tra le specie più interessanti. Tra le due, il tonno rosso è la specie che può avere le principali ricadete a breve termine, in quanto esiste già una notevole esperienza sia tecnica che scientifica. Dal punto di vista tecnico va sottolineato che la Sicilia rappresenta il principale polo di allevamento del tonno italiano, con notevoli esperienze nel campo dell’allevamento e della commercializzazione.
Obiettivi del progetto RISToRo
L’istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani dal 2001 svolge una costante opera di monitoraggio dell’effetto dell’impianto di allevamento di Castellammare del Golfo sull’ambiente marino circostante. Contestualmente è si è provveduto al monitoraggio della qualità del prodotto allevato, al fine di modificarne la qualità migliorandone i tratti più apprezzati per i consumatori.
Durante la campagna 2009, con un finanziamento della Presidenza della Regione Siciliana, sono state avviate ricerche propedeutiche al riproduzione artificiale dei esemplari di tonno stabulati nelle gabbie di Castellammare del Golfo.
Il progetto si prefiggeva quattro obiettivi specifici principali:
· Definizione delle tecniche di costituzione e mantenimento di un parco di riproduttori di tonno rosso
· Definizione delle tecniche di manipolazione ed induzione ormonale di riproduttori di tonno rosso
· Valutazione del recupero ambientale dei sedimenti sottostanti le gabbie in seguito alla sospensione prolungata dell’attività di stabulazione
· Azioni propedeutiche per la diversificazione di specie di impianti di stabulazione di tonno rosso.