Umberto Bossi attacca: «È un attentato contro il Nord, che il Nord dovrebbe punire con la pena di morte per le conseguenze che avrà nella nostra società: rapine, violenze e mafia». Per il leader della Lega Nord la decisione è colpa del governo Monti, che a suo dire «ha fatto tornare il soggiorno obbligato», ma «non accetteremo di essere invasi ancora una volta dai mafiosi», ha concluso Bossi. Il governatore del Veneto Luca Zaia invece non entra «nella vicenda specifica e personale» di Salvatore Riina jr., ma ricorda che «la battaglia dei veneti è chiara e incontrovertibile: diciamo no a ogni forma di “ospitalità imposta”. L'integrazione dei pregiudicati deve avvenire nei territori d'origine». Il figlio del capo di Cosa nostra dovrebbe lavorare per l'organizzazione «Famiglie contro l'emarginazione e la droga». L'avvocato di Riina figlio ha dichiarato che il suo cliente «è sereno» e non ha aggiunto dettagli sui tempi del trasferimento in Veneto. Che potrebbero essere brevi.