Il Provvedimento emesso dal Tribunale – Misure di prevenzione di Palermo, su proposta della locale D.D.A., trae origine dalle risultanze investigative cui è pervenuto il Centro Operativo D.I.A. di Palermo, attraverso complesse attività di natura tecnica ed economico-finanziaria, coordinate e condivise dalla locale Autorità Giudiziaria.
Biondino Giuseppe, attualmente detenuto, essendo stato tratto in arresto dalla DIA di Palermo nel giugno 2010, è stato condannato per associazione mafiosa ed altro dal GUP del Tribunale di Palermo a 14 anni e 8 mesi di reclusione.
E’ figlio di Biondino Girolamo classe 1948, già condannato con sentenza irrevocabile per il reato di cui all’art. 416 bis c.p.; è nipote del noto Biondino Salvatore cl 1953, tratto in arresto il 15 gennaio 1993, assieme al capo di Cosa Nostra Totò Riina. Lo zio Salvatore è stato condannato, con sentenza irrevocabile, alla pena dell’ergastolo, per il reato di associazione mafiosa, omicidi e strage. Il quadro familiare di appartenenza a cosa nostra si completa con la menzione del cugino omonimo, Biondino Giuseppe figlio del summenzionato Salvatore, tratto in arresto nel 2008 nell’ambito dell’operazione denominata “Perseo”, sempre per associazione mafiosa.
Alcuni collaboratori di giustizia indicano l’odierno Biondino Giuseppe quale reggente della “famiglia” mafiosa di San Lorenzo. Nell’illustrare il suo ruolo direttivo, hanno indicato gli incontri che il Biondino ha avuto con l’allora latitante Nicchi Giovanni nonché i contatti con il latitante Messina Denaro Matteo.
Minniti Gaetano, emerso nel corso delle indagini sulla “famiglia” mafiosa di San Lorenzo, che portarono all’arresto dell’architetto Liga Giuseppe, reggente del mandamento “San Lorenzo-Tommaso Natale”, nonché al fermo di Provenzano Giuseppe, reggente della “famiglia” di Tommaso Natale, era stato tratto in arresto per concorso nell’intestazione fittizia di beni e nella gestione degli stessi (tra cui la sala scommesse “Gold bet” sita in questa via Savagnone nr. 7), in realtà nella totale disponibilità del Biondino Giuseppe classe 1980.
Billeci Giuseppe, detenuto, è stato arrestato, come i precitati Biondino e Minniti, nell’ambito dell’operazione denominata “Nuove Alleanze”, condotta dalla DIA di Palermo nel giugno 2010, che ha disarticolato le “nuove alleanze” tra esponenti mafiosi riconducibili a Nicchi Giovanni e quelli facenti capo ai Lo Piccolo, che si erano “pacificati” con l’obiettivo di rafforzare l’organizzazione in tutto il territorio di Palermo, attraverso la gestione delle attività criminali, tra cui quella estorsiva, nonché l’esercizio, mediante prestanome, di diversi centri scommesse. Il Billeci, indicato quale componente della famiglia mafiosa “Arenella-Acquasanta”, ha anche precedenti per traffico di sostante stupefacenti e per ricettazione.
Con gli odierni provvedimenti ablativi sono stati sequestrati immobili, veicoli, rapporti bancari, polizze previdenziali e 2 ditte e relativi complessi dei beni aziendali, per un valore di oltre 2 milioni di euro.