Durante ''Olio Capitale'' i 5 finalisti per categoria sono stati degustati da tre giurie e si e' giunti cosi' al verdetto finale su cui ha pesato per il 30% il giudizio dei ristoratori, per il 30% quello dei consumatori e per il 40% degli assaggiatori.
Vincitore per la categoria ''Fruttato leggero'' e' risultata l'Azienda agricola di Marino Maurizio ''Principe'' di Ferla (Siracusa); per la categoria ''Fruttato medio'' prima l'Azienda agricola biologica ''Titone'' delle Dop Valli Trapanasi (Trapani); per la categoria ''Fruttato intenso'' ha vinto l'Oleificio Lo Conte, Convivio Monocultivar Ravece di Ariano Irpino (Avellino). Una menzione d'onore da parte della giuria e' andata infine all'Azienda agricola Pasquale Librandi, Monocultivar Nocellara del Belice di Albanese Vaccarizzo (Cosenza). La sesta edizione di Olio Capitale a Trieste sara' ricordata come l'edizione del forte incremento di presenze dall'Estremo Oriente: Corea, Taiwan, Giappone, Cina. I 950 incontri d'affari hanno visto la partecipazione anche di buyer provenienti non solo dall'Europa, ma anche da Australia, Usa, Canada, Israele. L'appello di tutti ''Non lasciamo morire la ricerca olieicola italiana'' e' giunto fino a Bruxelles. ''Il sistema agricolo europeo - ha detto Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo - e' al centro di una fase di crisi e d'incertezza senza precedenti nella storia recente. I mercati sono affetti da una volatilita' destinata a divenire nel futuro un fenomeno sistematico, il nostro sistema di offerta alimentare verra' messo duramente alla prova nei prossimi anni. In tale contesto il settore olivicolo e oleicolo non rappresenta, purtroppo, un'eccezione. Cio' che occorre e', innanzitutto, un impegno istituzionale per promuovere la conoscenza e l'innovazione come motori dello sviluppo''.