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10/03/2012 05:47:02

Dimezzata la scorta la magistrato antimafia Salvatore Vella. Si mobilitano in tanti

Originario di Mazara del Vallo, ha prestato servizio anche a Marsala, adesso è in forza alla Procura di Agrigento. Non ha più due uomini su quattro, e neanche l'auto blindata. Vella si è occupato e si occupa di delicate inchieste sulla mafia. La sua scorta era stata potenziata proprio un anno fa quando, nel corso di un incontro con gli studenti di Bivona, ha trovato un bigliettino intimidatorio all’interno della sua agenda.

"Il magistrato antimafia Salvatore Vella merita di essere protetto con la massima attenzione. La decisione di privarlo della macchina blindata lo pone in situazione di serio pericolo e lo rende facile obiettivo di eventuali rappresaglie da parte delle cosche mafiose agrigentine duramente colpite dalle sue indagini". Ad affermarlo è il testimone di Giustizia Ignazio Cutrò insieme alle associazioni "Ad Est", "Agende rosse Agrigento", "Comitato Cutrò", "Grilli di Sciacca", "L'altra Sciacca", "Libere terre", "Socialismo cristiano", lo sportello "Sos antiracket" e "Sos democrazia".

"Il territorio agrigentino - prosegue la nota congiunta - è infestato da organizzazioni criminali sanguinarie e agguerrite che non hanno esitato ad uccidere magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine; secondo l'ultima relazione semestrale della Dia al Parlamento, rimane un solido assetto per Cosa nostra siciliana, come si evince dalla presenza di 41 famiglie note alle Forze di polizia. Si tratta di una decisione, quanto meno, infelice e che potrebbe rivelarsi foriera di conseguenze drammatiche. Chiediamo, quindi, al Comitato per la Sicurezza e l'Ordine di rivedere la scelta e di ripristinare immediatamente il livello di protezione precedente al dottor Vella. Deve essere garantita, in tempi brevi, la giusta serenità al magistrato. Noi siamo pronti ad organizzare una 'scorta civica', composta da semplici cittadini, con lo scopo di non lasciare solo Vella e di difenderlo dalle conseguenze nefaste degli errori statali. Il nostro ruolo sarà cercare di far capire alle istituzioni che siamo in un momento delicato e bisogna fare di tutto per salvaguardare l'incolumità ai magistrati antimafia. Lanciamo un appello alla politica agrigentina, come al solito insensibile a questi temi, affinchè si attivi in fretta per risolvere la questione. Se sarà necessario organizzeremo manifestazioni, sit-in, seminari e incontri con gli studenti e chiederemo ai sindaci del territorio di reperire le risorse per l'acquisto di una macchina blindata da mettere a disposizione del servizio di sicurezza del dottor Vella".