Le tele sono state restaurate presso il laboratorio della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani dal restauratore Tommaso Guastella. Quattro dei cinque dipinti, di anonimo pittore in ambito locale risalgono alla seconda metà del XVII secolo e raffigurano Gesù nell’Orto degli Ulivi, l’Arresto, L’Ascesa al Calvario e la Deposizione, tutte scene tratte probabilmente da una Via Crucis ormai dispersa. Un altro dipinto raffigura La Cattiva Morte di Frà Felice da Sambuca, risale al XVIII secolo ed usualmente è abbinato dall’autore al dipinto La Buona Morte, del quale però si sono perse le tracce.
Il ritrovamento delle tele avvenne per un caso. Erano appena iniziati i lavori al San Domenico e gli operai della ditta avevano trovato all’interno dell’edificio una cassa. Hanno chiamato il direttore dei lavori, il quale, aprendo la cassa, aveva scoperto le tele ed aveva avvertito l’Amministrazione. Il Comune a questo punto si è subito attivato, chiamando la Soprintendenza, affinché si potesse procedere al recupero delle tele e ad una loro valutazione.
Il restauro delle opere ha confermato l’importante e proficua sinergia tra la Soprintendenza ed il Comune per la tutela dei beni culturali del territorio di Trapani.
Grazie a tale collaborazione, oltre al restauro delle tele ed al costante dialogo per definire ed attuare percorsi condivisi per valorizzare i beni culturali e per delineare uno sviluppo coerente del territorio, si è provveduto tra l’altro al restauro della statua di Giuseppe Garibaldi ed è in corso la progettazione per il restauro della statua di Vittorio Emanuele II nell’omonima piazza.