di Palermo Pietro Scaglione, che fu assassinato assieme all'agente Antonio Lorusso in un agguato mafioso il 5 maggio del 1971, in via Cipressi, dopo la sua abituale visita sulla tomba delkla moglie, nel cimitero dei Cappuccini. Lo ricorda in un comunicato la famiglia, che sottolinea come "purtroppo, non si conoscono ne' i mandanti ne' gli esecutori del duplice omicidio". Il comunicato dei familiari evidenzia che "e' stato pero' accertato che i possibili moventi del delitto sono in ogni caso da ricollegare all'attivita' giudiziaria svolta 'in modo specchiato' e inflessibile dal magistrato, soprattutto nella repressione della mafia". Nella sua lunga carriera di giudice e, soprattutto, di pubblico ministero, iniziata nel 1928, Pietro Scaglione si occupo' dei principali misteri siciliani: dal banditismo del dopoguerra agli assassini dei sindacalisti Placido Rizzotto e Salvatore Carnevale, dalla strage di Portella della Ginestra alla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro. Dopo la strage di Ciaculli del 1963, grazie soprattutto alle inchieste condotte dall'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, guidato da Cesare Terranova, e dalla Procura, diretta da Pietro Scaglione, "le organizzazioni mafiose furono scardinate e disperse", come si legge nella relazione conclusiva della commissione parlamentare Antimafia del 1976. Anche Terranova venne ucciso dalla mafia.