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09/05/2012 11:03:07

Trapani 2012. Gli eletti, i confermati, gli esclusi al consiglio comunale

Ancora 4 seggi per Grande Trapani con Nino Bianco, Tiziana Carpitella, Giorgio Colbertaldo e Domenico Ferrante, L’Mpa ottiene 2 seggi con Peppe Bianco e Salvo Pumo, altri 2 seggi per il Movimento Popolare Siciliano con  Pietro Cafarelli e Nicola Sveglia.
Tre seggi ciascuno per il Partito Democratico che piazza in consilgio Enzo Abbruscato, Ninni Passalacqua e Nino Grignano, per Futuro e Libertà con Michele Cavarretta, Nick Giarratano e Francesco Guarnotta. I Riformisti, lista con dentro socialisti, laici e liberali, ha portato in consiglio Franco Briale, Andrea Vassallo e Silvio Mangano. Altri 3 seggi a Grande Sud con Ninni Barbera, Vito Mannina e Giuseppe Ruggirello. Il trentesimo consigliere è ancora in bilico. Se il ballottaggio
andrà al candidato sindaco Maurici, ci sarà posto per un terzo consigliere del Movimento Popolare Siciliano. Si tratta di Giuseppe La Porta. Se, invece, il secondo
turno elettorale dovesse essere appannaggio del generale Damiano, sarebbe il Partito Democratico ad averne un vantaggio passando da 3 a 4 consiglieri. Entrerebbe Pietro La Porta. Sono comunque dati provvisori che vanno ancora confrontati con il sistema di ripartizione dei seggi.
Gli uscenti che tornano in consiglio sarebbero 11, Passalacqua, Abbruscato, Pumo, Guaiana, i due Ruggirello, Nino Bianco, Colbertaldo, La Pica, Barbera e Mannina. Da segnalare anche il ritorno di tre ex come Peppe Bianco, Franco Briale e Nick Giarratano.
Mister preferenza è Guaiana (Pdl) con 897 voti. Toccherà a lui presiedere la prima seduta del nuovo consiglio comunale. A poca distanza il compagno di lista Salone che ha raggiunto quota 796 preferenze.
Rimangono fuori dai giochi big di primo piano come il presidente del consiglio uscente Katia Bucaria. Lo stesso vale per il candidato sindaco Stefano Nola che aveva tentato anche la via del Consiglio comunale ma la lista non ha superato il 5 per cento.
Con lui anche Giovanni De Santis. Fuori il socialista Peppe Pellegrino, Pietro Todaro, Peppe Carpinteri e Fabio Bongiovanni. Gli ultimi due hanno subito il crollo dell’Udc,