Non è stato infatti invitato alle celebrazioni del ventesimo anniversario della strage di Capaci. Lo ha annunciato Maria Falcone, sorella di Giovanni, il magistrato ucciso con la moglie e tre poliziotti di scorta il 23 maggio 1992 nell'attentato di Capaci, lungo l'autostrada Trapani-Palermo.
MAFIA - Maria Falcone così spiega la decisione:''La fondazione Giovanni e Francesca Falcone che rappresenta tutti i morti per mafia non può permettersi d' invitare persone che sono sospettate di avere avuto contatti con Cosa nostra''. ''A prescindere da come vada a finire - aggiunge - l'udienza preliminare in cui il giudice deciderà se rinviare a giudizio Lombardo non possiamo avere tra gli invitati una persona per cui una procura ha chiesto il rinvio a giudizio per mafia. Sarebbe stato un bel gesto da parte di Lombardo dimettersi dalla carica che ricopre''. Il governatore Lombardo è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio insieme al fratello Angelo. Alle celebrazioni del ventesimo anniversario della strage dovrebbero invece partecipare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Mario Monti.
CRACOLICI: ANOMALIA - “Non mi permetto di giudicare gli inviti della fondazione Falcone che è privata e in quanto tale può fare quello che vuole. Non c'è dubbio che il fatto che manchi il presidente della Regione, mentre ci saranno Giorgio Napolitano e Mario Monti, è un'anomalia e una situazione imbarazzante''. Lo ha detto il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, commentando la decisione della fondazione sul governatore siciliano. ''La Regione potrà comunque essere rappresentata dal vicepresidente e da altre personalità - ha concluso Cracolici - Credo che le istituzioni debbano essere comunque preservate dalle situazioni delle singoli componenti''.
LA REPLICA DI LOMBARDO - Non tarda ad arrivare la replica di Lombardo: "Vorrei soltanto dire alla signora Maria Falcone che io”, si legge da Adnkronos, “a prescindere dagli inviti, che ho sempre continuato a ricevere, non partecipo a nessuna commemorazione di vittime di mafia o convegno sul tema mafia dal 29 marzo di due anni fa, cioè da quando ho appreso di essere indagato".