Giulia Adamo sembra tranquilla. "Manca poco per la vittoria" dicono al comitato, dove gli umori sono di due categorie: quelli che non si aspettavano il ballottaggio (negli ultimi giorni in molti erano convinti che la vittoria al primo turno fosse alla portata) e sono scoraggiati, e quelli che invece avevano già pianificato questi ulteriori quindici giorni di campagna elettorale. "La percentuale raggiunta ci rassicura - dice una signora del comitato - ma ora tutti devono fare il loro dovere". Il riferimento è al partito sorvegliato speciale, il Pd, che Adamo ha tirato in ballo più di un'occasione nelle sue dichiarazioni del "dopo partita": quelli del Pd hanno chiesto di entrare a fare parte della coalizione, sono stati accontentati, hanno avuto un posto al sole, e se Adamo vince rischiano, pur con la miseria di un 9% di voti, di portare a casa quattro o cinque consiglieri, ma adesso è il momento che facciano la loro parte, senza fare mancare l'appoggio ad Adamo anche al turno di ballottaggio. Ci riusciranno? Non è un tema di poco conto, tutto si gioca sul nome del vicesindaco che Adamo sceglierà nella squadra di Giunta. Bisogna ricordare che Adamo, per strategia consolidata, ha indicato come assessori dei "segnaposto", delle persone cioè (D'Alia, Daidone, Consoli) messe lì in attesa di capire chi comporrà davvero la squadra. E' una strategia che serve a far correre di più tutte le formazioni (Adamo l'aveva già sperimentata nel 2007, quando appoggiava Renzo Carini), ma che ad un certo punto porta molti nodi al pettine, perchè ora è il momento delle decisioni, e tutte le ambizioni non si possono accontentare. Il vicesindaco va al Pd, secondo quanto ha detto Adamo, e nel Pd si è scatenata la guerra tra le fazioni. Prima era in pole position la Margherita, con Antonella Milazzo o Antonio Vinci (che infatti, intervenendo su Rmc 101, ha smentito di aver detto sei mesi fa che non avrebbe mai fatto il vicesindaco di Adamo...), poi Baldo Gucciardi, coordinatore provinciale, come ama fare, ha avocato a sè ogni scelta, e pare che abbia indicato il nome di Mariella Parrinello, dirigente scolastico, ex consigliere comunale. A sua volta, Gaspare Pellegrino, commissario del partito, chiede che Adamo consulti prima il partito.
Salvatore Ombra, dopo 48 ore di riflessioni e di lunghe riunioni con tutti i suoi alleati è arrembante. Ieri ha rilasciato una lunga dichiarazione alla stampa, dalla quale si intuisce chiaramente che farà tutto il possibile per ribaltare il risultato del primo turno. "Voglio innanzitutto ringraziare i cittadini di Marsala che hanno espresso, con il loro voto, la scelta per il nostro programma di governo della città. Un programma fatto di impegni concreti, senza giri di parole, convinti come siamo che nella politica, nella buona politica, oggi devono contare i risultati e le buone pratiche, non i proclami e le vuote parole a cui spesso siamo abituati.Fino a qualche mese fa sarebbe stato impensabile che a Marsala un gruppo di cittadini, esprimendo un proprio candidato Sindaco, avesse bloccato la “corazzata” Giulia Adamo, convinta di poter vincere facilmente. Ebbene, ci siamo riusciti. Segno che c’è un’altra Marsala, che vuole crescere e cambiare. E segno, soprattutto, che i marsalesi hanno voltato le spalle a Giulia Adamo: lei si aspettava un plebiscito, e così non è stato, nonostante un alleanza “ai confini della realtà” che vedeva insieme Ruggirello e Sturiano, Norino Fratello e il PD di Papania. Adesso ci tocca un’altra campagna elettorale, 15 giorni in cui con ancora maggiore intensità spiegheremo a tutti i marsalesi, casa per casa, le nostre idee per lo sviluppo della città, e ascolteremo – come abbiamo sempre fatto – le loro ragioni e le loro esigenze.Innanzitutto completeremo la Giunta di governo della città. Ne faranno parte tecnici e professionisti di alto profilo, come già lo sono i primi tre nominati. Li presenteremo venerdì mattina in conferenza stampa. Una squadra fatta da persone serie, competenti, e soprattutto vere, non da fantocci segnaposto messi lì in attesa di chissà che cosa. La vera questione morale in politica oggi è la trasparenza, e noi siamo trasparenti e chiari in ogni nostra azione".
Ed intanto a sinistra c'è la resa dei conti. Ieri il candidato Sindaco Peppe Gandolfo, forte del risultato personale raggiunto (ha preso il doppio dei voti delle due liste che lo sostenevano) ha attaccato duramente l'altra candidata del centrosinistra Anna Maria Angileri, definendo la sua candidatura in solitario "un danno enorme per tutta la coalizione, con un risultato, tra l'altro che è stato al di sotto delle aspettative, considerando che Angileri è dirigente nazionale del Pd e consigliere provinciale". Gandolfo ha anche dichiarato che organizzerà un movimento di opposizione a Marsala e che non farà alcun apparentamento nè con Ombra nè con Adamo: "Il movimento arancione non si ferma" ha detto. Da parte di Annamaria Angileri non arriva alcuna dichiarazione, tutto è rimandato alla riunione che Angileri con il gruppo di sostenitori terrà questa sera al comitato elettorale di Corso Gramsci.