L'Udc si è riunito nei giorni scorsi in occasione della direzione provinciale e ancora una volta è venuta fuori la spaccatura tra la corrente ex democristiana di Turano e quella liberal di Giulia Adamo, che però ormai ha messo in un angolo il Presidente della Provincia, dato che è stata nominata presidente regionale dell'Udc. E' venuta proprio da Adamo la proposta - che sembra più un obbligo - a schierare tutti i big del partito in occasione delle prossime elezioni regionali. Ci sarà sicuramente Gianni Pompeo, ex Sindaco di Castelvetrano, e si dovrà candidare anche Mimmo Turano, che dovrà dimettersi pertanto da Presidente della Provincia, se passa la linea di Adamo. Non è detto che l'Udc superi a livello regionale la soglia di sbarramento del 5%, ed è per questo che dai piani alti del partito viene l'invito a mettersi tutti in gioco. In provincia di Trapani il deputato scatta con 18.000 voti. Ecco perchè serve Turano, serve Pompeo. E serve anche, da Marsala, la candidatura dell'assessore Eleonora Lo Curto. Già loro tre dovrebbero garantire il raggiungimento del quorum. Turano, finora, non ha scoperto le carte. Ha lasciato intendere che potrebbe essere interessato ma nello stesso tempo non ha fatto nulla per accelerare i tempi della sua eventuale candidatura. Giulia Adamo, invece, smentisce la voce di corridoio, circolata un paio di settimane fa di una possibile candidatura della figlia Eugenia.
Fiducioso è il segreatrio provinciale, Livio Daidone, che ha registrato una tendenza positiva superiore alla media del partito in Sicilia: «Noi siamo al 9%, nel resto dell’Isola l’Udc non ha superato l’8%». Ma è il vicesegretario Lorenzo Cascio, vicino a Turano, che ha invece fatto presente che in realtà - tolto il peso di Giulia Adamo a Marsala - l'UDc è uscita dalle elezioni ridimensionata. Cascio ha anche chiesto una maggiore organizzazione del partito ed una gestione collegiale.