Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/06/2012 13:49:37

L'Amministrazione di Valderice ricorda la strage di Ustica

"Abbattuto" è la verità negata ai parenti delle vittime, alla stragrande maggioranza degli italiani, che hanno dovuto subire trent'anni di depistaggi ed omissioni che, infine, hanno portato ad una sentenza che non ha consegnato alcun colpevole sebbene sia emerso dalle carte giudiziarie un fatto chiaro ed inequivocabile: l’aereo in volo da Bologna a Palermo è esploso colpito da un missile nei cieli tra Ponza ed Ustica. L'ipotesi che il velivolo fu al centro di uno scontro aereo tra aerei da guerra e abbattuto non è stata mai confermata, ma neppure smentita.
Largo vittime di Ustica, una piazza alberata e ricca di aiuole, oltre ad essere luogo di memoria, sarà anche esempio di un apprezzabile e significativo impegno civico: la ditta Fontana Arredi, presente stamani il titolare, Giovanni Fontana, ha deciso di "adottare" il verde pubblico provvedendo alla manutenzione delle aiuole.
«È il nostro di Valderice a mantenere viva la memoria che passa, oltre che dal doveroso ma sentito atto formale della deposizione della corona di alloro, anche attraverso piccoli gesti di rispetto e collaborazione - ha affermato Camillo Iovino -. Sulla vicenda della strage ancora una volta utilizzerò per efficacia di sintesi e profondità di sentimento le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano che in più di un'occasione ed in particolare nel trentennale ha ricordato “il dolore ancora vivo per le vittime” che “si unisce all'amara constatazione che le indagini svolte e i processi sin qui celebrati non hanno consentito di fare luce sulla dinamica del drammatico evento e di individuarne i responsabili”»