E Palazzo d’Orleans concede la proroga di 15 giorni ai contratti delle partecipate in liquidazione Biosphera e Multiservizi, in attesa di essere fuse con la Beni Culturali nella Sas, la nuova mega holding che
diventerà operativa a metà luglio con l’assorbimento dei 2 mila dipendenti e che da ieri ha un presidente designato: Gianni Silvia.
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, a meno di un mese dalle sue dimissioni, continua spedito nella distribuzione di posti che contano. Incarichi ai vertici della burocrazia che premiano soprattutto l’Mpa, con uomini di fiducia sia di Lombardo, che di Massimo Russo, vice presidente in pectore della Regione nonché erede politico del governatore. I tre nuovi dirigenti
sono Salvatore Sammartano, in quota Mpa, che era già ai servizi finanziari dell’assessorato alla Salute e che guiderà il dipartimento regionale della pianificazione strategica dello stesso assessorato; Antonio Lo Presti, Fli, vicino al capogruppo Livio Marrocco, capo di gabinetto vicario dell’assessore Massimo Russo, che diventa dirigente generale del dipartimento della Pesca e Vincenzo Di Rosa, agrigentino legatissimo a Roberto Di Mauro (Mpa), lombardiano di ferro. Di Rosa, ingegnere capo del genio civile, è il nuovo dirigente generale del dipartimento azienda regionale foreste.
Sammartano, ex assessore provinciale al Turismo e dal ‘98 al 2008 presidente dell’Apt, da sempre vicino a Francesco Musotto, è stato promosso ora che l’ex capogruppo dell’Mpa ha lasciato il partito. Sia la sua nomina (prende il posto lasciato dal bolognese Maurizio Guizzardi) che quella di Lo Presti sono ritenute dall’assessore Russo «scelte di qualità oltre l’appartenenza», come la scelta di premiare Lucia Borsellino, passata a pieni voti a dirigere il dipartimento attività sanitarie.
Nel valzer si è aggiunta la nomina da parte di Lombardo dei nuovi vertici della società Beni culturali, che sono il presidente Gianni Silvia e i due consiglieri Mariano Pisciotta, dirigente del
bilancio, del servizio autorità di audit, e Salvatore Sammartano. Saranno loro a capo della Sas spa, la nuova società consortile che prende il posto di Beni Culturali, Multiservizi e Biosphera, che fornirà servizi non solo alle amministrazioni regionali ma anche alle Asp. Nominati dalla giunta, inoltre, il presidente del consiglio di amministrazione dell’Ersu di Catania,
Alessandro Cappellani e il presidente del collegio sindacale dello Iacp di Siracusa, Sandro Beltrami, sempre Mpa. Cappellani, catanese e vicino all’Mpa, è un altro dei nomi eccellenti: è professore ordinario di Chirurgia generale all’Università etnea.
D'ALIA. Il suo nome circolava tra i possibili candidati alla presidenza della Regione ma Gianpiero D’Alia al momento dice: no grazie. «C’è un dialogo col Pd ma io non sono candidato alla presidenza della Regione siciliana», replica il capogruppo al Senato Udc, Gianpiero D’Alia. Per il segretario regionale Udc questo non è il tempo delle autocandidature ma di pensare ai
programmi. «Noi dell’Udc stiamo lavorando solo al programma. Siamo certi che lo sta facendo anche il Pd e auspichiamo che pure tutti gli altri rinsaviscano e si mettano su questo cammino».
Intanto Fli nega l’esistenza di un ticket Crocetta-Russo per la presidenza di Palazzo d’Orleans.
Secondo boatos, a questo sta lavorando Lombardo che punterebbe a lanciare l’asse tra il suo Nuovo polo (Mpa, Fli, Api e Mps) e pezzi vicini all’ex alleato Pd. Una soluzione che vede l’europarlamentare del Pd ed ex sindaco antimafia di Gela Rosario Crocetta insieme a Massimo Russo nella corsa. Intanto al programma elettoralelavora pure Grande Sud. In un vertice che si è svolto a Enna, tra i parlamentari nazionali e regionali e il leader Gianfranco Miccichè, il movimento arancione ha messo sul tavolo i punti del suo programma. E Nello Musumeci, possibile
candidato, ai lavori della direzione regionale de La Destra- Alleanza Siciliana ha esposto la sua idea all’insegna della discontinuità: "Si deve poter anche andare oltre il centrodestra se emergono da altre realtà risorse, intelligenze, proposte per vincere"