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31/07/2012 04:19:23

Marsala. Accordo sul prezzo dell'uva. +11% rispetto al 2011

 Infatti, presso la Confindustria di Trapani, giovedì 26 luglio, alla presenza di Giuseppe Aleo, Presidente Provinciale CIA, Enzo Daidone, presidente provinciale della Copagri in rappresentanza dei produttori vitivinicoli, Giuseppe Ingargiola in rappresentanza della Federvini Sicilia, e presidente del Consorzio per la tutela del vino Marsala, Avv. Diego Maggio. consigliere Delegato della Federvini Sicilia, è stato siglato un accordo interprofessionale del prezzo delle uve che saranno raccolte nella vendemmia 2012. Hanno partecipato alla trattativa il Presidente Confindustria Trapani Davide Durante, il direttore Confindustria Trapani Francesco Bianco e Nicola Poma, enologo dell'azienda vinicola "C.Pellegrino & C.".
Dopo una lunga trattativa si è arrivati a un impegno, che vedrà, nella prossima vendemmia, applicare i seguenti livelli MINIMI di remunerazione:
per l'uva fresca d.o.c. Marsala (base 20° babo) al quintale Euro 28,00 più IVA = Euro 30,80 con un aumento percentuale, rispetto alla vendemmia del 2011, euro 24,50 al netto Iva, pari al 14,54%.
Le parti raggiungono inoltre un impegno migliorativo, ovvero anticipare il 75% del prezzo dell'uva anzi che il 50%. Quindi un'ulteriore aumento del 25% sull'anticipazione del prezzo delle uve 2012.

Dichiara GIuseppe Aleo: "Appare necessario specificare che tali prezzi costituiscono il livello solo minimale e di garanzia, al di sotto del quale le parti contraenti non potranno scendere. D’altro canto, rimangono salvi i miglioramenti premiali (anche di sensibile rialzo) in favore di quegli agricoltori che dimostrassero di saper fornire una materia prima di migliori qualità e presentazione. Si ribadisce inoltre che i prezzi minimi di partenza, soprattutto per l’uva Doc Marsala, sono agganciati alla tendenza di mercato anche per quanto attiene ai prezzi dell’UVA IGT".

L'accordo interprofessionale, sui prezzi dell'uva da vino doc Marsala, è stato siglato dalle parti, anche in assenza d'incentivi da parte della Regione Sicilia, proprio per esaltare e confermare la volontà di superare le assenze del Governo Regionale che, con l'utilizzo dell' art. 82 della legge regionale, finanziaria 2010, avrebbe dovuto assegnare un premio per coloro che sottoscrivono contratti o accordi di filiera
"Per questo motivo - aggiunge Pino Aleo Presidente Provinciale della Cia - dobbiamo unitariamente, spogliandoci dalle nostre appartenenze sindacali, stimolare la Regione Sicilia a riempire di contenuti l'art. 82 che deve prevedere un disciplinare delle produzioni, la tracciabilità del prodotto e del prezzo ma, soprattutto il Governo, con coraggio, deve inserire un sistema di agevolazioni fiscali, previdenziali e di trasporto purché non vadano in contrasto con le norme comunitarie. Con queste regole potremo dare slancio alla nostra economia, sicurezza ai produttori vitivinicoli che avranno dalla loro parte un prezzo minimo garantito, ma soprattutto la sconfitta della speculazione che annualmente mette in crisi profonda l'economia agricola".