"Si tratta ora - conclude - di sviluppare un programma concreto, rigoroso e innovativo sul quale chiamare a raccolta tutte le forze migliori di questa regione per puntare insieme ad un risultato davvero importante per il futuro dei siciliani".
In vista delle elezioni regionali in Sicilia ad Ottobre sono fitti gli incontri a Roma per decidere le candidature. Si sono visti il presidente dimissionario, Lombardo, e quello della Camera, Fini, che a sua volta avrebbe fatto da tramite con il capo dell’Udc, Casini, per trovare la convergenza su un candidato unico alla Presidenza della Regione. In serata, l’appello di Crocetta, europarlamentare del Pd, finora autocandidato alla guida del governo siciliano, al segretario regionale dell’Udc, D’Alia, «per cambiare insieme la Sicilia».
Non è un caso che la lettera-appello, oltre che dall’ufficio stampa dello stesso Crocetta, sia stata inviata alle redazioni anche da quello del senatore Lumia: esponente del Pd che non si rassegna a recidere definitivamente il rapporto con Lombardo e le forze politiche che lo hanno sostenuto.
«Ho letto - si legge nella sua nota - con interesse le dichiarazioni del segretario regionale dell’Udc, D’Alia, che pone come elementi centrali per il futuro governo dell’Isola il risanamento economico e finanziario della Regione, un patto per la crescita e l’occupazione e il contrasto a ogni forma di illegalità. Ritengo - aggiunge Crocetta- che su questi punti possa essere trovata una reale convergenza per il bene della nostra Regione. Faccio, quindi, appello al senso di responsabilità dell’Udc siciliana che ha intrapreso in questi anni un percorso di discontinuità, affinché si arrivi alla costruzione di una proposta comune di cambiamento per la Sicilia».
Ma per il segretario regionale del Pd, Lupo, rimane prevalente l’accordo con le forze della sinistra e, poi, un confronto programmatico con l’Udc, «per spiegare agli elettori il perché di un sì a un eventuale accordo o il perché di un no».
Fino a questo momento, nessuno degli schieramenti tradizionali ha un candidato alla presidenza della Regione. Il Nuovo polo Sicilia (Mpa, Mps, Fli e Api) non ha ricevuto alcuna comunicazione sull’asse Pd-Udc a sostegno di Crocetta. Le manovre in corso sembra che tentino d’isolare da una parte Pdl, Grande Sud e Pid e, dall’altro, il Nuovo polo Sicilia. Ecco, allora, secondo alcune ipotesi che il ritorno sulla scena politica di Berlusconi potrebbe rappresentare il cemento necessario per rimettere insieme questi soggetti politici e, con un suo grande impegno in campagna elettorale, ricominciare proprio dalla Sicilia la sua personale riscossa politica. Il problema resterebbe sempre quello del candidato alla presidenza della Regione: il secco «no» del coordinatore regionale Giuseppe Castiglione a Miccichè rischierebbe di mettere a repentaglio il progetto che è ancora allo stato embrionale.
Se Miccichè non dovesse superare i veti che arriviano dal suo ex-partito, bisognerebbe individuare una figura di grande prestigio che possa essere arbitro e garante di tutti.