La cappella, l’unica interamente affrescata ad Erice, è stata realizzata tra il 1742 e il 1762 come luogo per gli esercizi spirituali del clero. Secondo il prof. Adragna gli affreschi sarebbero opera di Domenico La Bruna. Insieme alla cappella, nei locali annessi alla Chiesa e negli ambienti che precedono l’oratorio (l’unico, insieme a quello della Chiesa di San Martino) è possibile visitare anche una piccola mostra di arredi e oggetti liturgici appartenenti alle congregazioni e alle confraternite della Chiesa tra cui piatti per le elemosine tra cui uno risalente al XV secolo.
Con la riapertura al pubblico della Cappella Sales, resa per la prima volta nella storia visitabile al grande pubblico, si compone un altro tassello del progetto del Museo Diffuso “Erice la Montagna del Signore” nato per coniugare le urgenze strettamente conservative con quelle della valorizzazione del patrimonio rendendo fruibile il patrimonio artistico di Erice attraverso un itinerario tra le chiese dove nel tempo sono state aperti o riaperti luoghi espositivi.
“Momenti come questo – ha detto l’arcivescovo Alessandro Plotti – richiamano un grande impegno della comunità ecclesiale, quello affinchè la fede rimanga riferimento ed ispirazione per l’espressione culturale del nostro popolo. L’arte parla ancora oggi ai numerosi turisti che girano per Erice con il naso per aria e ripresenta un itinerario della fede vissuta e interpretata attraverso le opere d’arte che vogliamo mostrino non solo uno splendore romantico ma lo splendore di Dio e parlare ancora del disegno di Dio sull’umanità”.