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28/08/2012 04:14:21

Regionali 2012. Miccichè rompe con Musumeci e si candida. Fava: "Centrodestra in frantumi"

Cosi' il candidato di Sel alla Presidenza della Regione, Claudio Fava, commenta la rottura tra le forze di centrodestra sulla candidatura alla Presidenza della Regione di Nello Musumeci. ''Tra due mesi - aggiunge Fava - avremo vinto le elezioni''.

10:00 - Il leader di Grande Sud, Gianfranco Micciche', e' pronto a candidarsi alla presidenza della Regione siciliana dopo che ''l'alleanza sicilianista'' - di cui oltre a Gs fanno parte il Partito dei siciliani di Raffaele Lombardo, Fli e il Movimento popolare siciliano - ha rotto con Nello Musumeci, esponente della Destra, accusato dagli ormai ex alleati di aver privilegiato un progetto politico con il Pdl. Micciche' ha chiesto un incontro urgente dell'Alleanza per sciogliere la riserva.


 

09:00 - Così Musumeci sintetizza il suo lavoro nel difficile compito di rendere quando più omogenea la coalizione che dovrebbe sostenerlo nella corsa verso la presidenza della Regione: «Sto trovando grande entusiasmo a valle, tra la gente; ma non nelle alte vette di alcuni partiti. Vorrei conciliare - ha aggiunto - questi due stati d’animo: quello della valle e quello delle vette. Sono sereno, fiducioso e ottimista ».


La difficoltà non è solo quella di mettere insieme le aspettative di forze regionaliste come Partito dei siciliani, Grande Sud, Mps e movimenti vari, con gli interessi dei partiti nazionali. Ci sono anche  tensioni personali tra i big dei partiti  a rendere ancora più difficile il compito di Musumeci.
Né hanno reso più sereno lo scenario politico le dichiarazioni rilasciate  dal segretario del Pdl, Alfano, che ha tessuto le lodi del capo di Grande Sud, Miccichè, e del gruppo dirigente del suo partito, nell’evidente tentativo di separarne il destino da Lombardo e dal Partito dei siciliani: «Musumeci è un candidato eccellente e la sua è una candidatura nata in Sicilia con un forte imprinting territoriale. Noi lo sosterremo con uno sforzo generoso. Grande Sud: con il suo ottimo gruppo dirigente, capitanato da Miccichè, ha fatto una proposta che abbiamo condiviso e che sosterremo con uno sforzo generoso. La Sicilia può dimostrare che un’aggregazione delle forze alternative alla sinistra è ancora vincente».
Nessun riferimento a Lombardo e al Partito dei siciliani. «Parole che sottoscrivo - commenta Musumeci - la mia candidatura è sostenuta da cinque forze politiche, regionaliste e nazionali, che hanno risposto al mio appello. La Sicilia rimane al centro del progetto politico e la mia candidatura è nata qui, no a Roma. Ma un progetto politico non si costruisce sui risentimenti. Piuttosto con la capacità d’indicare linee e obiettivi su cui tutti ci dobbiamo ritrovare».
Durante il lungo incontro di sabato sera con i coordinatori di Grande Sud, Fallica, e del Partito dei sicilia, Pistorio, a Musumeci è stato chiesto di non mettere in secondo piano i partiti che lo hanno lanciato in pista. «Vogliamo essere - ha sottolineato Fallica - i protagonisti principali perché siamo i fondatori di questa iniziativa. Musumeci si deve assumere l’onere di essere il garante di questo progetto autonomista». E Musumeci: «Io sono garante di un progetto. La patente di autonomista non la devo chiedere a nessuno: mi sono formato alla scuola di Grammatico e di Tripoli. La mia cultura è sempre stata quella della destra autonomista».
Soddisfatto per avere incassato il sostegno di Alfano, Musumeci si è chiesto: «Mi domando cosa vuole il Partito dei siciliani. C’è stato all’inizio solo un comunicato stampa, ma adesso non leggo una sola parola di apprezzamento sul nostro progetto, né una critica rispetto a ciò che accade a sinistra e nel centrosinistra. Io sono garante di un progetto e della sua incontaminazione. Se poi ci sono altre idee, io non posso farne parte ».

E infatti ieri sera Musumeci è stato scaricato da Grande Sud e dai lombardiani, che, in un comunicato stampa, hanno fatto sapere di essere intenzionati ad appoggiare la candidatura di Gianfranco Miccichè. Il Pdl, dunque, si trova nuovamente isolato, e preso in giro dai lombardiani, come accaduto a Palermo nel corso delle amministrative. 

IL PD. Nel settembre dello scorso anno la maggioranza del Pd disse sì al sostegno al governo Lombardo. Qualche mese fa fu ritirato il sostegno all’esecutivo. E giovedì, per la terza volta in quasi un anno, la Direzione regionale del Partito democratico potrebbe trovarsi nuovamente di fronte a un bivio: aprire o meno all’alleanza con gli autonomisti. «Ci occuperemo di altro – chiosa il segretario regionale Giuseppe Lupo – è una discussione che non si riapre perchè siamo alternativi ai berlusconiani e a Lombardo».
Il parlamentare regionale spiega che nella riunione della Direzione, alle 15,30 all’Nh hotel di Palermo, sarà proposta la candidatura di Rosario Crocetta per essere ratificata, ma nel Pd i malumori sono evidenti. «L’ammucchiata del centrodestra – dice il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici – è innaturale ed esempio della peggiore politica. Ma se dovesse realizzarsi sarebbe un grande delitto che il Pd avrebbe consumato. I democratici hanno ammazzato il centrodestra in Sicilia e in questo modo contribuirebbero a farlo rinascere. Rischiamo di morire di tatticismo».
In sostanza l’area Cracolici-Lumia proporrà di aprire l’asse Pd-Udc agli autonomisti: «C’è una discriminante che riguarda i berlusconiani – prosegue Cracolici – per il resto bisogna provare a costruire un rapporto tra progressisti e moderati che coinvolga gli autonomisti, nelle forme che valuteremo». Cracolici ha in serbo una proposta, che potrebbe trovare la sponda di altre aree, prima tra tutte quella Innovazioni di Nino Papania e Francantonio Genovese. Che però sembra più cauta: «La linea – spiega Baldo Gucciardi – è quella di ampliare la base di sostegno con l’Udc. È massima l’attenzione a Fli e Api, ma è chiaro che sarebbe opportuno allargare l’intesa col Nuovo Polo. Bene sta facendo Crocetta ad allargare la coalizione su un progetto e resta da capire solo chi ci sta». È in sostanza il tentativo non tanto di raggiungere l’intesa con tutta l’alleanza di centro, ma di provare a strappare pezzi del Nuovo Polo che mal si concilierebbero con lo schieramento di centrodestra, per anni all’opposizione del governo Lombardo. Che nel frattempo sta a guardare, è ormai a stretto contatto con Miccichè ma non ha ancora ufficializzato l’accordo su Musumeci.
Intanto Sinistra e Libertà, Federazione della Sinistra e i Verdi hanno annunciato che si ritroveranno insieme con un’unica lista per le prossime regionali, tentando così di superare lo sbarramento del 5 per cento. Una decisione che ha ricevuto la benedizione del segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ma resta legata alla decisione di Idv, che presenterà una lista col proprio simbolo. Claudio Fava resta «il candidato di maggior prestigio» spiega Antonio Marotta di Rifondazione, ma l’esponente di Sel sarà comunque oggetto di discussione nel momento in cui Leoluca Orlando annuncerà la sua scelta. «È un nome fortissimo, deve solo decidere» avrebbe detto il sindaco di Palermo ai partiti di sinistra, ma al momento il nome resta un oggetto misterioso. Neanche l’incontro tra il magistrato Antonio Ingroia e lo stesso Orlando ha fugato i dubbi.

FINI. Lo scenario siciliano e' in movimento, non e' cosi' definito come sembra''. A parlare e' il presidente della Camera, Gianfranco Fini, leader di Fli, in un'intervista a ''La Repubblica'', parlando delle prossime elezioni regionali in Sicilia. ''Sono in corso contatti - aggiunge - e ci potra' essere un assetto diverso ai nastri di partenza''.

RUTELLI E CROCETTA. Si è tenuto ieri un incontro  tra Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della regione Sicilia di Pd, Udc e Psi con il leader di Api Francesco Rutelli. Al termine dell’incontro Crocetta ha dichiarato” con l’Api ci siamo trovati in sintonia dal punto di vista programmatico. Anche l’Api si è dichiarata favorevole all’adozione del codice etico. Con Rutelli – aggiunge Crocetta – c’è sempre stata grande stima reciproca e il suo appoggio alla mia candidatura nasce anche sull’onda di questo rapporto consolidato nonché dalla grande compattezza dell’Api siciliano, di voler credere in questo progetto stando al mio fianco".

PID LISTA UNICA CON "NOI SUD" E CRAXI.   Un invito "chiaro e forte" al candidato governatore siciliano, Nello Musumeci, a proseguire nel "percorso gia' intrapreso e a rafforzare la sua candidatura a Presidente della Regione". Ma perche' cio' avvenga e' necessario "affermare con determinazione che le forze politiche che sosterranno la candidatura Musumeci dovranno porsi tutte in una condizione di parita' e di eguale dignita'". E' quanto e' emerso durante una riunione, svoltasi  a Palermo presso la sede del Pid-Cantiere popolare, alla presenza del coordinatore nazionale del partito, Saverio Romano, e che ha visto la partecipazione della deputazione europea, nazionale e regionale e dei quadri dirigenti del Pid, unitamente ai parlamentari che si riconoscono nelle posizioni di Innocenzo Leontini, ai rappresentanti di Noi Sud, ai riformisti di Stefania Craxi. Nel corso del vertice e' stato anche deciso che tutte queste componenti convergeranno in Sicilia in una unica lista.Per il Pid il percorso "non potra' che registrare il coinvolgimento di tutte le forze che si riconoscono nella tradizione popolare, liberale e riformista e che pongano al centro dell'agenda politica la gente di Sicilia e una riscoperta dell'autonomia siciliana".