Se si votasse oggi per eleggere il nuovo presidente della Regione, finirebbe così.
Si profilerebbe, dunque, un testa a testa tra il candidato di Pd e Udc Rosario Crocetta, al 27 per cento, e Nello Musumeci, sostenuto da Pdl, La Destra e Pid, che lo tallona a un solo punto di distanza. Dati che confermano uno scenario di grande incertezza, considerato anche che il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè, sostenuto anche dagli autonomisti di Lombardo e da Fli, si attesta oggi al 19 per cento. Più staccati, il candidato di Sel-Fds e di Idv, Claudio Fava, che raccoglierebbe il 14 delle preferenze, e Giancarlo Cancellieri del Movimento 5 Stelle, oggi al 9 per cento. Gli altri candidati complessivamente il 5 per cento.
Chiunque vincerà non avrà la maggioranza all’Ars. Con una percentuale inferiore al 30 per cento, infatti, si potrà già centrare il successo: e ciò comporterà un numero di seggi, per la coalizione che sostiene il candidato vincente, non superiore a 32-33, compreso il premio di maggioranza.
Anche BlogSicilia ha diffuso il secondo sondaggio Data Monitor per la testata. Tra i candidati alla presidenza della Regione rilevati, in testa alla preferenza dei siciliani si conferma Nello Musumeci, in lizza per Pdl, Cantiere Popolare e La Destra con il 31%, in crescita del 3% rispetto alla scorsa settimana. Segue Rosario Crocetta, candidato di Pd ed Udc, con il 27%, +1% rispetto alla prima rilevazione, mentre al terzo posto si attesta Gianfranco Miccichè, in quota Grande Sud, Fli e Partito dei Siciliani con il 20%, in flessione del 2% rispetto alla scorsa settimana. Quarta posizione per Claudio Fava, candidato di Sel ed Idv, che cresce del 3%, passando dal 7 al 10%, mentre Giancarlo Cancellieri del Movimento Cinque Stelle passa dall’11 all’8%. Restano il 46% i cittadini che si dichiarano indecisi su chi votare.
Tra le liste per il rinnovo dell’Ars, le intenzioni di voto registrate dal sondaggio di Datamonitor danno sempre il Pdl come primo partito con il 22% (+2%) seguito da Pd al 18% e Partito dei Siciliani e Udc al 12%, che restano sostanzialmente invariati rispetto alla prima rilevazione. Secondo questi dati, che comunque risentono della mancata presentazione delle liste e quindi del valore aggiunto dei candidati, non supererebbero lo sbarramento del 5% , e quindi non avrebbero diritto ad eleggere alcun deputato in Assemblea, La Destra, Il Pid, Fli, Sel ed Idv. Anche in questo casa alta la percentuale degli indecisi che si attesta oltre il 46%.
Sondaggio 28/8/2012 |
Sondaggio 6/9/2012 |
Differenza | |
PDL | 20,0 | 22,0 | +2 |
La Destra | 2,5 | 4,0 | +1,5 |
PID | 4,0 | 4,0 | = |
MpA-Partito dei Siciliani | 12,0 | 12,0 | = |
Grande Sud | 6,0 | 5,0 | -1 |
FLI | 2,0 | 2,0 | = |
PD | 18,0 | 18,0 | = |
UDC | 10,0 | 10,0 | = |
FdS | 2,0 | 1,5 | -0,5 |
SEL | 3,5 | 3,5 | = |
Verdi | 0,5 | 0,5 | = |
IDV | 5,0 | 4,5 | -0,5 |
Movimento 5 Stelle | 11,0 | 8,0 | -3 |
Altro | 3,5 | 5,0 | +1,5 |
Intanto continua la cacci al voto. Musumeci guarda ai moderati: «Il gruppo dirigente dell’Udc deve spiegare il perché di questa alleanza con il Pd, sebbene già sappia che parte della base del partito voterà per me», ha detto l’ex sottosegretario a Radio 24. All’elettorato dell’Udc, oltre che ai «delusi» del Pdl, punta anche Gianfranco Micciché, che nel frattempo blinda la propria coalizione: ieri i rappresentanti del Pds-Mpa, di Grande Sud, di Fli, dell’Mps e di Impegno e Territorio, si sono riuniti per dare vita ad una «federazione dei partiti e dei movimenti autonomisti e sicilianisti» e per «individuare un progetto politico comune che vada oltre le elezioni regionali». Ma il dibattito rimane aperto dentro Fli, dove l’ala che fa riferimento a Fabio Granata non è convinta del sostegno a Micciché.
E Crocetta ha aperto agli ex finiani, confermando una trasversalità che è nei fatti: a suo favore, ad esempio, ci sono gli assessori di Lombardo Andrea Vecchio, Beppe Spampinato e Marco Venturi, che peraltro di qui a qualche giorno dovrebbe dimettersi. Venturi ha inviato un esposto alle Procure di Palermo e Agrigento, e alla Corte dei Conti, per denunciare l’illegittimità della nomina del commissario dell’Irsap disposta dalla giunta di cui fa parte. Venturi spera in una revoca di questa
nomina, altrimenti lascerà. Lombardo gli ha fatto sapere che non fa marcia indietro.
L’ormai ex vice governatore, Massimo Russo, ha ribadito di non condividere la scelta di Lombardo di sostenere Micciché: «È un personaggio — afferma Russo
— lontano anni luce dal mio modo di vedere la politica». L’ex pm ha confermato di «voler tornare a fare il magistrato» ma non esclude un nuovo impegno in politica
«se ci saranno le condizioni».