Crocetta ha reso noto che incontrerà Russo ma anticipa dalle pagine del Giornale di Sicilia di volere prendere tutt'altra strada: "Mi voglio muovere in discontinuità con l'amministrazione Lombardo. Russo ha agito con rigore, mettendo in ordine i conti ma la sanità che immagino io punta più sull'efficenza dei servizi. Voglio integrare meglio assistenza sociale e sanità".
07,00 - Due fronti polemici animano in questi giorni la campagna elettorale per le Regionali del 28 Ottobre 2012. Da un lato l'ombra di un patto segreto tra Miccichè e Crocetta. Se uno dei due dovesse diventare Governatore (Crocetta è in pole) senza maggioranza, i deputati eletti con l'altro si impegnerebbero a garantire un sostegno più o meno diretto. Poi c'è un secondo scoop: pare che il volto più noto dell'era Lombardo, Massimo Russo, dopo essersi dimesso dalla Giunta ed aver litigato con il suo mentore, si stia preparando non a tornare a fare il magistrato fuori dalla Sicilia, ma addirittura a candidarsi all'Ars in lista con lo stesso Crocetta, e il collegio potrebbe essere quello di Trapani (Russo infatti è originario di Mazara del Vallo, e ha una fitta rete di conoscenze in tutta la provincia). Russo dichiara di stare «valutando seriamente » la proposta di correre per l’Ars: per lui sarebbe pronto un posto nel “listino” di Crocetta e in una lista provinciale, quella del presidente (il simbolo è il megafono) o quella del Pd. «Ho ricevuto molte sollecitazioni in tal senso, sto ragionando», si limita a dire Russo. lasciare una porticina aperta: «Se ci fossero le condizioni e un progetto serio potrei continuare a metterci la faccia». E quelle condizioni potrebbero realizzarsi nei giorni a venire: l’assessore alla Salute ne ha già parlato ai suoi più stretti collaboratori e ne ha ragionato anche con Fabio Granata, vicecoordinatore di Fli che, pur giurando fedeltà al suo partito, non è convinto dell’opzione Micciché.
Altri "traditori" di Lombardo che non appoggeranno Miccichè sono Beppe Spampinato (probabilmente anche lui candidato, per l’Api, nello schieramento dell’ex sindaco di Gela) e Marco Venturi.
La posizione di Crocetta, le sue aperture agli autonomisti, non convincono Claudio Fava, candidato di Sel, Fds e Idv: «Non basta una generica e zoppicante smentita: il sospetto che esista un’indecente intesa elettorale fra Miccichè, Lombardo e Crocetta è grave, offensivo per i siciliani, mortificante per i tanti — dice Fava — che ancora si riconoscono nei valori e nel progetto di un centrosinistra di alternativa e di buon governo. Se qualcuno pensa di barattare l’esito delle elezioni siciliane sui tavoli dei poteri e dei palazzi romani, sappia che glielo impediranno i siciliani con il loro voto». A quel punto il segretario del Pd Giuseppe Lupo va all’attacco di Fava: «Continua ad attaccare Crocetta per favorire il candidato della destra di Storace, di Berlusconi".
Più tranquille le acque in casa Musumeci. A fare visita nel fine settimana è stato Maurizio Gasparri, lanciando la candidatura dell’esponente della Destra, sostenuto da Pdl e Pid.
«Il fatto che sia in testa nei sondaggi vuol dire che anche il Pdl si sta comportando con grande lealtà, come il Pid di Saverio Romano ». Il Popolo della Libertà, dice
Maurizio Gasparri «non ha “imposto” candidature in Sicilia, ma ha deciso di appoggiare in modo “generoso” il candidato de La Destra». Con Musumeci il Pdl conta di raggiungere il 40 per cento e governare senza bisogno di accordi post voto. Lo afferma Giuseppe Castiglione, il coordinatore regionale del Pdl: «Mi sembra impossibile non arrivare al 40 per cento. Oggi la proposta Musumeci cresce di giorno in giorno".
Un accordo fra i partiti che sostengono Crocetta e Micciché inquieta ovviamente anche il candidato del centrodestra, Nello Musumeci: «Voglio credere e sperare che non sia vero. E che Micciché possa tornare qui con noi in questa coalizione al di là delle incomprensioni personali, perché abbiamo il dovere di restituire alla Sicilia un diritto alla speranza con un governo omogeneo e stabile».