Il segretario regionale di Sel è tra i primi esponenti politici in Italia ad utilizzare una piattaforma di e-democracy per la costruzione del programma (su ispirazione del partito dei pirati in Germania).
Queste carte saranno discusse, approfondite e votate fino al 10 ottobre online.
Poi verrà fatta una sintesi e sarà il programma definitivo di Libera Sicilia.
Il programma si divide in quattro parti: la prima si intitola “Per la bellezza della Sicilia” e si concentra sulla gestione del patrimonio culturale isolano. La seconda, intitolata "Per la conversione dell’economia e della società", tratta della situazione economica dell’Isola.
La terza parte (Per la civiltà e la dignità del lavoro) si concentra sul tema occupazionale con particolare riferimento alla questione di Termini Imerese e del lavoro femminile. La quarta (Per i beni comuni, la partecipazione, la legalità e i diritti alla persona) tratta la questione dei beni demaniali, del problema immigrazione clandestina e delle “spese pazze alla Regione Siciliana.
La ricetta di Fava è quella di tagliare gli sprechi e di promuovere a tutta forza la qualità e la meritocrazia