Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
10/10/2012 11:00:44

Calandra & Calandra: “Vogliamo portare la musica siciliana in giro per il mondo”

“Il nostro obiettivo- aggiunge Giuseppe, l’altro dei due fratelli- è far conoscere e tramandare cultura e tradizioni siciliane, nonché il nostro dialetto, attraverso la musica. In questo caso, mediante una modernizzazione della musica siciliana”. 

Sicilianu Tipu Stranu e Canzuni D’Amuri. Sono questi invece i due brani inediti dei Calandra & Calandra. Entrambi rigorosamente in dialetto siciliano.

“Il primo, vincitore nella sezione videoclip al concorso internazionale per cortometraggi Cortiamo 2011, è una sorta di tormentone con cui cerchiamo di descrivere quello che è lo stereotipo tipico del siciliano. Perché il siciliano è diverso, e se essere siciliani significa essere strani, allora siamo orgogliosi di essere strani...”, spiega Maurizio divertito.

“Canzuni d’Amuri- continua- racconta invece una storia d’amore ambientata nella Castelvetrano del Cinquecento. Il videoclip, realizzato in collaborazione con il Comune di Castelvetrano e il Corteo Storico di Santa Rita, è interamente girato nel centro storico della cittadina e nel suo famoso “sistema delle piazze”. E’ stato un lavoro molto impegnativo e importante perché ha coinvolto più di duecentocinquanta comparse, tra dame, cavalieri, poeti, re e regine. Tutti vestiti in abiti medievali, e diretti dal regista Baldo Messina, abbiamo dato rilevanza all’avvenimento storico del Corteo di Santa Rita che si celebra ogni anno a Castelvetrano. E’ una canzone un po’ più “diesel” rispetto a Sicilianu Tipu Stranu, ma che secondo noi rimarrà nel tempo”.

Testi, musiche e arrangiamenti che trovano ispirazione nelle radici storiche e musicali della Sicilia con accostamenti e risonanze di altre nazioni e culture diverse.  E’ questa la musica dei Calandra & Calandra. Musica che i due fratelli di Alcamo hanno portato non solo a tantissime manifestazioni regionali e nazionali, ma anche in America, a New York e in Guatemala.

“Sono state due esperienze completamente diverse- spiegano- ma entrambe significative. A New York abbiamo avuto modo di conoscere tantissimi siciliani emigrati e di condividere con loro il senso di appartenenza alla Sicilia. In Guatemala, terra con pochissimi emigrati siciliani, siamo stati orgogliosi di far conoscere la musica siciliana in un paese da cui proviene uno dei generi più in voga in tutto il mondo, ovvero il latino- americano. In ogni caso, con l’esperienza, ci siamo accorti che la cosa più difficile è trasmettere la sicilianità in Sicilia”.

Progetti per il futuro?

“Innanzitutto, sempre in collaborazione con il regista Baldo Messina, abbiamo realizzato un videoclip per la canzone “Tri tri setti fimmine e un tarì”. Volevamo far conoscere alle generazioni più giovani cosa sono, per esempio, il tarì (antica moneta siciliana, ndr) o la fauci (falce per mietere il grano, ndr). E, siccome sono cose che difficilmente oggi si possono vedere o toccare, abbiamo pensato ad un cartone animato. Abbiamo poi in cantiere due tre brani, a cui stiamo lavorando. E, proprio a breve, uscirà la nuova canzone, con videoclip musicale annesso, “Scotula Scotula” (“fatti scivolare tutto addosso”, ndr)”.

 

Pamela Giampino

 

www.calandraecalandra.com