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23/10/2012 04:39:23

Regionali 2012. "Libera Sicilia vuole..."

Quelle piccinerie che ti stravolgono, perchè la Vita, la tua Vita, oggi non ti è più consentito viverla. E pensi che per viverla, per uscire dalla piccineria, devi fare la valigia e indirizzare i tuoi passi altrove. Che lavoro non ne hai, famiglia non puoi averne e ti guardi allo specchio e vedi le macerie di una realizzazione negata.

Per chi voterò il 28 ottobre? Anzi. Perchè cosa devo votare il 28 ottobre.

Per tizio o per caio, no. Non ci sto più. Quello è "scafato", l'altro si compra i voti con le bollette, questo è un fotticompagno.

Non ho più voglia di sentire che Crocetta fa voti di castità, che si è alleato con gli stessi che hanno distrutto la Sicilia in questi anni. Che poi sono quelli che hanno sostenuto e foraggiato il governo Lombardo. E Cuffaro. Quegli stessi da cui si prendono le distanze, ma che candidano in lista. Quelli, quelli là. Non mi interessa se De Luca si scatena. Non mi interessano i finanziatori di Musumeci, nè i patron di Miccichè. Non mi interessano i populismi di Cancelliere, la renovatio democristiana di Sturzo. E non mi importa se danno della scema alla Marano.

Non ho più voglia di sentire nè cosa è la destra, nè cosa non è la Sinistra. E non mi importa se Grillo è arrivato a nuoto o su uno shuttle. Perchè queste sono cose che interessano voi politici: le alleanze, gli equilibri, i sottogoverni, le coalizioni. Sono parole vuote, che io disoccupato, precario della scuola, forestale, malato oncologico, anziano, bambino, donna, operaio, non so riempire. Perchè il mio portafoglio è vuoto e vuote sono le mani che porgo a mio figlio, i cui occhi sono pieni di richieste, di capricci e di speranze. A cui io non so e non posso dare risposta. Perchè quelle alleanze, coalizioni, stampelle, me le hanno tolte. Per darle agli amici imprenditori, clienti di clientele. Per darle alle mignotte della politica, che hanno stuprato questa buttanissima Sicilia. Sono parole vuote, perchè tu che guadagni dieci venti mila euro al mese e non sai come campare col vestitino di Prada, mi offendi mortalmente: offendi me, che non so come pagare le bollette o l'affitto. O il pane.

E allora, io non ti voglio dire per chi devi votare. Ti voglio dire invece cosa intendiamo fare per te.

Vogliamo che la Sicilia torni ad avere una sua dignità esprimendo concretamente una voglia di cambiamento. E questo cambiamento ci possiamo permettere di proporlo perchè non abbiamo roccaforti di potere da difendere. Vogliamo ridare dignità alla politica, che ritorni ad interessarsi di chi è in difficoltà, che torni ad avere un'anima. Vogliamo cancellare dal nostro vocabolario le parole clientelismo, assistenzialismo, mafia, dissipazione, disoccupazione. Per farlo, abbiamo progetti nuovi, che partono da una rottura culturale. Rottura culturale che può essere posta in essere innanzitutto rivalorizzando la nostra Terra, considerandola una miniera inesauribile di risorse ambientali e culturali, che partono dalle conoscenze scientifiche dei nostri diversi centri di ricerca, alla diversificazione delle attività manifatturiere ed artigianali, alla potenzialità estesa delle risorse energetiche, alla specificità e varietà della produzione agricola ed alimentare.Noi vogliamo dimostrare, governando, che l’uso come bene comune di questo patrimonio costituirà la leva attraverso cui la nostra regione sarà in grado di risollevarsi con le proprie forze. E il primo passo sarà quello di attuare una trasparenza della spesa pubblica, per stracciare per sempre un sistema clientelare coercitivo e paramafioso. Ed infatti, la lotta per la Legalità sarà sempre al primo posto, in ogni dove ed in ogni progetto: perchè la nostra è una Terra che è stata nutrita e impoverita dalla mafia e dal racket ed è nostro dovere in primo luogo riconoscerlo. Perchè il nemico, per combatterlo. va riconosciuto. E non possiamo più ammettere nè tollerare coloro che ci dicono che "la mafia non esiste", che la "mafia viene dall'America", che "di mafia non si parla". Non lo possiamo più ammettere, qui, in Sicilia, dove invece la "Mafia è Normale", Non lo possiamo ammettere, perchè questa è la terra di Peppino Impastato, di Falcone, di Borsellino, di Mauro Rostagno. Ed è per questo che, mentre province come quella di Trapani decretano che non si costoituiranno più parte civile nei processi di mafia, noi invece lo faremo sempre, puntualmente e con forza. Accanto al progetto di Legalità, occorrerà un ripensamento radicale del modo di funzionare dell’intera macchina regionale di governo.Ripartiremo da una riprogrammazione del fondi strutturali europei, rendendo rapida, efficace, trasparente la nostra capacità di spesa. Integreremo con i fondi nazionali, guardando in primo luogo a riqualificare l’ambiente economico e sociale dell’isola, avendo in mente l’estensione e la qualità di beni e di servizi collettivi. Vogliamo puntare su obiettivi che riguardano la scuola, la formazione e la cultura, il sistema regionale dei trasporti, i servizi di cura ai soggetti deboli, l’occupazione femminile e giovanile, l’agenda digitale, la messa in sicurezza del nostro territorio e la sua valorizzazione come patrimonio unico*. Vogliamo una classe dirigente e politica nuova: noi non vogliamo "onorevoli deputati" alla Regione, vogliamo Consiglieri, che abbiano uno stipendio utile e dignitoso affinchè la politica non diventi appannaggio di una classe eletta, ma rigettiamo gli stipendi a cinque cifre e tutti quei benefici di cui oggi un "onorevole" gode e che non ricambia come dovrebbe. Senza Ragione e senza Sentimento. Perchè noi pensiamo che si possa essere insieme sia politici che siciliani. Anzi, si debba.

Noi non promettiamo posti di lavoro che spuntano come funghi dopo la pioggia. Non promettiamo di capovolgere questa terra al soffio di una rivoluzione dal fiato stantìo. Promettiamo invece che avremo tempi duri. E che sarà difficile. E che il cambiamento sarà lungo e che abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Ma promettiamo di impegnarci, di pensarlo ed elaborarlo, questo cambiamento.Con lealtà, sobrietà, competenza.

Noi. Chi siamo, Noi? Siamo tutti quei siciliani, uomini e donne, che ci stiamo mettendo la faccia, contro tutto e tutti. Senza spendere e spandere, ma sbracciandoci e sudando, incontrandoti ogni giorno: al bar, sulle scale del condominio, per strada.

Siamo tutti quei siciliani che hanno percorso i "cento passi". Siamo tutti quelli che, ogni giorno, fanno due passi avanti. Noi, siamo quelli di LiberaSicilia.

E questo è il programma di Giovanna Marano e di Claudio Fava.

Così è, se vi pare."

 


Valentina Colli

Sinistra Ecologia e Libertà, Trapani