''I tagli alla scuola e quelli agli enti locali, gli accorpamenti di istituti - scrivono Giusto Scozzaro (Flc) e Leandro Bianco (Rete degli studenti) - hanno inciso negativamente sull'offerta formativa, penalizzando l'intera popolazione scolastica''. La Sicilia ricordano Flc e Rete degli studenti ''e' la regione col 26% di dispersione nelle scuole di secondo grado, con l'85% degli edifici scolastici non a norma antisismica, con servizi agli studenti insufficienti e sempre meno efficienti, a partire dai trasporti e dalle mense''. Per Scozzaro e Bianco ''una situazione insomma insostenibile che ci allontana anche dall'Europa, che chiede una percentuale di diplomati del 90% a fronte del 72% che raggiunge l'isola, fanalino di coda del Paese, e che soprattutto incide negativamente sulle prospettive future di migliaia di giovani''.
Rimuovere gli ostacoli all'affermazione del diritto allo studio significa per, Flc e Rete degli studenti - che hanno anche inviato ai candidati una bozza di proposta di legge - prevedere borse di studio, contributi per l'acquisto di libri di testo e materiale didattico, contributi da parte degli enti locali per l'istituzione di biblioteche scolastiche e cittadine. Finanziare inoltre i servizi mensa, promuovere i servizi di trasporto scolastico, predisporre interventi a favore dei disabili, degli immigrati, degli studenti lavoratori e garantire agevolazioni per la fruizione di musei, cinema, teatri. E ancora, provvedere alla messa in sicurezza delle scuole. Flc, Cgil regionale e Rete degli studenti medi annunciano per novembre un'iniziativa pubblica sul diritto allo studio. ''Chi governera'la Regione - concludono - deve investire sull'istruzione, farne una priorita' nell'azione di governo se davvero si vuole che qualcosa cambi per la Sicilia e per suoi giovani e se si vuole contribuire all'uscita dalla crisi e allo sviluppo economico e sociale''.