La superficie aziendale totale (Sat) e la superficie agricola utilizzata (Sau) rappresentano rispettivamente il 9,1% e il 10,8% del dato nazionale. Emerge da un approfondimento diffuso oggi dall'Ista sui dati definitivi del sesto Censimento generale dell'agricoltura per la Sicilia, effettuato tra il 7 dicembre 2010 e il 28 febbraio 2011. In linea con la tendenza nazionale, il numero delle aziende agricole nell'isola si riduce sensibilmente (-37,1% rispetto al 2010), e al contempo si registra un aumento della Sau (8,4%) e della Sat (6,5%). In Sicilia, la dimensione media aziendale e' cresciuta nell'ultimo decennio, passando da 3,7 ettari di Sau a 6,3 ettari nel 2010.
La contrazione magggiore delle aziende (-54,8%) si rileva nella provincia di Messina, seguita da Ragusa (-47%), Catania (-41%), Siracusa (-40,9%), mentre il calo minore e' a Trapani (-16,7%) e a Palermo (-25,4%), e poi a Enna (-32,9%), ad Agrigentto (-35,5%) e a Caltanissetta (-35,8%).
La struttura giuridica prevalente e' l'azienda individuale, che rappresenta il 94% dei casi, mentre la struttura fondiaria e' piu' flessibile, con uno slittamento verso forme di superfici in affitto. La struttura proprietaria, tuttavia, e' prevalente con il 76%, e la forza lavoro e' costituita per la maggior parte da manodopera familiare (74%), mentre l'11% della manodopera non familiare e' straniera. Sei capi azienda su 10 hanno un livello di istruzione pari o inferiore alla terza media.
Quattro aziende su cinque si orientano verso colture legnose agrarie mentre quasi la meta' della Sau e' destinata a seminativi. Le aziende zootecniche crescono nel decennio (+6,3%) contrariamente alla tendenza nazionale (-41%).
L'allevamento bovino e' l'elemento trainante del settore, presente nel 60% delle aziende zootecniche. Il 3,6% delle aziende presenta superficie destinata a colture e/o allevamenti biologici, contro il 2,7% del totale nazionale.
La tipologia di impianto da fonti rinnovabili piu' diffusa e' quella solare (con una quota pari all'84% in Sicilia e all'80% in Italia). Le aziende irrigue si dimezzano rispetto al 2000 e il 45% della superficie irrigata e' coltivata ad agrumi.