I ritorni di Miccichè e Lombardo alla corte del Cavaliere potrebbero portare alla coalizione il 15% se Grande Sud e Mpa confermassero i risultati delle Regionali del 28 ottobre: 6 e 9,5%.
Condizionale d’obbligo perchè l’Mpa è dato da tutti i sondaggisti in calo dopo l’uscita di Giovanni Pistorio, Lino Leanza e Nicola D’Agostino. E perchè anche Grande Sud dovrebbe soffrire dell’addio di 4 parlamentari all’Ars e un ex deputato che da soli valgono almeno 27mila voti sui 115mila conquistati a ottobre. Tra loro infatti ci sono campioni delle preferenze come Michele Cimino e Titti Bufardeci, ormai passati con il centrosinistra di Tabacci.
Dalle Regionali il Pdl è uscito con il minimo storico, 12,9%, mentre i principali partiti alleati La Destra e Pid-Cantiere popolare si sono attestati sul 5,6 e 5,8%. Sommando tutti questi valori il centrodestra arriverebbe nella corsa al Senato in Sicilia al 39,8%. A questi vanno aggiunti i partiti minori, con cui la coalizione arriva a un totale di circa dieci liste.
In Sicilia si assegnano 25 seggi, 14 dei quali vanno alla coalizione vincente mentre gli altri 11 vanno divisi proporzionalmente fra tutti i partiti che superano a livello locale il 3% (se parte di una coalizione) o l’8% se corrono da soli.
Sulla base dei dati delle Regionali, ultimo punto di riferimento reale, il centrodestra ha al Senato in Sicilia un vantaggio da gestire sulla coalizione di Bersani. Il 28 ottobre il Pd ha conquistato il 13,4%, Sel si è fermato al 3,1e laLista Crocetta (che si presenta anche questa volta) è arrivata al 6,1: il totale farebbe 22,6 ma a questo dato va aggiunto quello della lista di Tabacci, Centro democratico, da quasi tutti i sondaggisti data almeno al 4% e che aggregherà i fuoriusciti di Grande Sud e qualcuno dell’Mpa. In questo caso il Pd e gli alleati non parteciperebbero al premio di maggioranza e dovrebbero dividere gli 11 senatori rimasti con Grillini (14,8% alla Regionali), area Monti e area Ingroia.
Il rischio, prevedono molti sondaggisti, è che il centrodestra conquisti qui 14 senatori e l’area Bersani 3 o poco più. Il più recente sondaggio, realizzato da Ipsos per il Sole 24 Ore su un campione di 10.314 siciliani, assegna invece al Pd il 17,8% e a Sel il 4%. Il centrosinistra, a un mese e mezzo dal voto, sarebbe dunque ancora in partita anche per il premio dimaggioranza in Sicilia.
E il centro? Qui le cifre sono ancora più sfumate (ma alte). Udc e Fli hanno conquistato alle Regionali il 4,3 e il 10,8%. Ora si uniscono al Senato alla Lista Monti e Ipsos quota la coalizione in Sicilia al 16,2% che garantirebbe almeno 2 senatori nell’Isola.
L’ultima variabile è l’area Ingroia. Tranne Idv, che si attestò sul 3,5%, le altre liste liste sono valutabili solo tramite i sondaggi e l’intera coalizione potrebbe arrivare
nell’Isola intorno al 10% conquistando almeno 2 senatori.
Ipsos vede in crescita anche i Grillini che dal 14,8 conquistato il 28 ottobre salirebbero fino al 19,8 che vale almeno tre senatori. A proposito, Beppe Grillo torna a Trapani. Lo farà il primo febbraio. Il leader del Movimento CinqueStelle sarà nuovamente in Sicilia per sostenere i candidati alle Politiche del 24 e 25 febbraio.
Grandi manovre, invece, all'interno dell'Udc. Le quotazioni dell'ex sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo sono in netto rialzo, dopo la sconfitta alle elezioni Regionali. Il partito trapanese è unito nel sostegno ad una sua candidatura in una posizione di vertice che potrebbe garantirgli il seggio romano.
La lista neodemocristiana potrebbe avere altre due presenze trapanesi. Si tratta dell'ex assessore provinciale Peppe Carpinteri e del consigliere Matteo Angileri.
Dopo l'esperienza con uno dei movimenti di protesta dei Forconi torna a candidarsi anche Martino Morsello, che ha scelto Forza Nuova.
RENZIANI. I "renziani" della provincia di Trapani non voteranno per il Pd, ma per la Lista del "Megafono", cioè quella che direttamente riferimento al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e che avrà come capolista Beppe Lumia. Da notare che la principale esponente pro - Renzi del nostro territorio, Annamaria Angileri, è comunque candidata nella lista del Pd, in una posizione di servizio, negli ultimi posti utili. E nella campagna elettorale per le primarie le parole di Crocetta su Renzi non erano state affatto tenere. Comunque, ecco il loro comunicato:
La grande proposta di rinnovamento avanzata da Matteo Renzi per le primarie del partito democratico, ha messo alla luce quanto sia necessario che la classe dirigente del paese torni a dare il buon esempio. Purtroppo i nostri sforzi non sono bastati, come sappiamo, per intraprendere la reale via del cambiamento. Ad ogni modo, Matteo Renzi, attraverso il suo modo giovane e smaliziato di parlare alla gente, ci ha davvero descritto un futuro ancora possibile. In particolare ci ha dimostrato che l’apparente diffidenza della gente nei confronti della politica, può lasciare il posto alla speranza e alla fiducia, purchè si prediligano concretamente quelle scelte nelle quali il popolo si riconosce e non ci si discosti mai dalla correttezza e dal senso critico in merito al proprio operato. Quello che in sostanza contraddistingue una sana e buona politica. Ciò è stato dimostrato dal successo, in termini di consensi e di partecipazione, che in provincia hanno ottenuto tutti i comitati pro renzi.Tuttavia, perché la nuova linfa renziana non vada perduta e non diventi il pretesto per intraprendere la strada dell’opportunismo, adesso è più che necessario fare le scelte giuste. Nel perseguire l’idea di un vero cambiamento, quindi, occorre prima di tutto sostenere chi guarda ad un rinnovamento del modo di fare politica nella nostra isola, nella quale l’elezione di Rosario Crocetta alla Presidenza della Regione, ha rappresentato un’autentica rivalsa per tutti coloro i quali non hanno mai smesso di credere nell’onestà e nella buona politica. Occorre che la lotta alla mafia debba coniugarsi, imprescindibilmente, con uno sviluppo sano del paese. E’ necessario ritornare ai principi tradizionali del nostro ordinamento democratico, oggi ancora più che solidi, per la loro indiscutibile portata etica, pratica e solenne. In quest’ottica, sostenere il movimento “Il Megafono-Lista Crocetta” è certamente l’unica via per sperare ancora in un futuro giovane e lungimirante. Al movimento, che è stato fortemente voluto dal Presidente della Regione, non potrà aderire chi sia stato condannato per gravi reati o abbia pendenze giudiziarie per gli stessi. Il Megafono parteciperà alle prossime elezioni politiche con la proposta di una lista al senato, composta da molti esponenti della società civile. Il progetto sarà in perfetta armonia con il partito democratico, e, a parere di chi scrive, rappresenterà del partito medesimo e di tutta la società civile l’espressione migliore. Si auspica, dunque, un forte sostegno da parte di tutti i comitati Renzi della Sicilia.
Marcello Linares (Il Megafono-Lista Crocetta)