"Basta sentire certi nomi di possibili candidature di colletti bianchi che sono stati imputati o addirittura condannati con la mafia o la camorra - prosegue il magistrato - Noi abbiamo capolista il giudice antimafia con la più lunga esperienza negli ultimi 20 anni. Se si candidano dei condannati o addirittura dei condannati di mafia il segnale é abbastanza inequivocabile".
Poi una considerazione sull'atteggiamento avuto dalla Chiesa nei confronti della criminalità organizzata: "C'è stata una certa 'gentilezza' nei confronti della mafia da parte delle alte gerarchie ecclesiastiche e i tanti preti coraggio disseminati per il paese hanno avuto difficoltà a fare carriera e ad entrare nelle alte sfere della Chiesa - il pensiero di Ingroia - Un consiglio a Benedetto XVI? Sarebbe meglio dirgli di leggersi cosa diceva Papa Wojtyla a proposito della mafia. Non sono in grado di fare un processo alle intenzioni, ma dal punto di vista etico e politico, si tratta sicuramente di un fatto estremamente negativo, ed è la dimostrazione di quanto la lotta alla mafia sia ormai scivolata fuori dall'attenzione generale".