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29/01/2013 05:36:41

Delusi e abbandonati dai loro leader, Scilla e Marrocco lasciano Grande Sud e Fli

La vendetta è un piatto da consumare freddo, e Nino Papania, fatto fuori dalla lista del Pd di Alcamo, giura fedeltà a Bersani e minimizza, ma farà valere tutti i suoi conti in sospeso dopo il voto. Stesso clima nel Pdl, dove non si è sopito lo scontro tra Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara, e Antonio D'Alì, che ha ottenuto dopo un un lungo tira e molla il lasciapassare per il Senato. 

Ma è nelle piccole formazioni che i malumori vengono subito a galla, con dei veri e propri terremoti. Toni Scilla, ex deputato regionale di Mazara del Vallo, ha abbandonato Grande Sud. Era "fuggito" con Miccichè dal Pdl perchè cercava visibilità e prestigio. Fallita la corsa alla rielezione all'Ars, aveva avuto promesso da Miccichè il secondo posto per il Senato nella lista Grande Sud. Secondo posto, però , che è stato dato a Salvatore Iacolino, fresco tranfuga del Pdl. Non solo, Scilla ha subito anche l'onta di vedere in lista Aldo Licata, fratello di Doriana Licata, esponente della potente famiglia Patti - Licata, che lo aveva già abbandonato nel corso delle ultime regionali. Quando è troppo è troppo. E così Toni Scilla ha convocato una conferenza stampa per dire addio a Grande Sud. Non ha anticipato nulla sul suo futuro politico, ma sicuramente non vota e non farà votare per Grande Sud alle elezioni politiche. 

Stesso discorso per Livio Marrocco, che è uscito (o meglio, si è sospeso) da Futuro e Libertà dopo essere stato tradito da Gianfranco Fini, che gli aveva promesso un posto sicuro alla Camera e poi lo ha lasciato a piedi. Ma va notato che l'autosospensione non è solo di Marrocco, ma di tutto il gruppo dirigente di Fli in provincia di Trapani, cominciando dal Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante. In questa situazione, in pratica, Fli rischia di fare il flop nel nostro territorio e pregiudicare alla Camera il già difficile risultato del raggiungimento del quorum.  "Nessuno può comprare la nostra libertà e mortificare il merito ed i nostri valori" commenta Marrocco. "Di Granata per me c'è solo il colore della mia città, Trapani" ha scritto su Facebook l'ex capogruppo di Fli all'Ars, in polemica con il principale indiziato della sua esclusione, Fabio Granata. 

"Caro presidente Fini, avevamo scelto Fli per costruire insieme a te quello che pensavamo dovesse essere l'opposto del Pdl, un partito cioe' che si confrontasse democraticamente al suo interno e soprattutto mettesse al primo posto il territorio, la base e la meritocrazia coniugata da una giovane classe dirigente", e' l'incipit del documento di autosospensione dei dirigenti Fli di Trapani e provincia, che prosegue cosi': "Purtroppo ora siamo costretti dall'evidenza dei fatti a manifestarti la grande delusione di una Comunita'- la nostra- che al contrario di tante altre e' sempre rimasta al tuo fianco". Poi si sottolineano i risultati elettorali conseguiti da Fli in provincia di Trapani sia alle Amministrative ("una media provinciale del 8,4% ottenendo numerosi consiglieri e l'elezione a sindaco di Castelvetrano del nostro Coordinatore Provinciale") che alle Regionali ("Marrocco e' stato in percentuale il candidato piu' votato di Fli di tutta la Sicilia e il 4,4% nel Trapanese l'unico risultato targato esclusivamente Fli, in quanto ottenuto senza apporti esterni"), risultati unici rispetto a quello che Fli ha ottenuto nel resto di Italia.

Subito dopo l'atto di accusa: "Tutto questo, tutti gli sforzi profusi e i risultati ottenuti, sono stati pero' mortificati dal “modus” con cui e' stata composta la lista alla Camera dei Deputati in Sicilia Occidentale, cioe' in pieno stile Pdl, dando vita a una sorta di Porcellum del Porcellum contro il quale Fli a parole si e' sempre battuto. Il partito ha infatti deciso di mortificare questo territorio e di garantire una corsia preferenziale per l’elezione a un candidato certamente autorevole ma altrettanto certamente non radicato elettoralmente in nessuna delle quattro province della Sicilia occidentale. E ha fatto cio' nonostante in quello stesso territorio potesse contare su ben tre deputati regionali uscenti, uno dei quali appunto Marrocco". L'epilogo del documento annuncia la sospensione dalle cariche del partito: "E' stata tradita un'intera Comunita' e abbattuta una delle architravi costitutive di Fli, quella basata sul merito. Per questo motivo caro Presidente ti ufficializziamo con enorme rammarico ma pure ferma convinzione la nostra sospensione da tutti gli incarichi di partito. Fino all’ultimo e nonostante tutto noi abbiamo fatto ancora una volta il nostro dovere, raccogliendo le firme per la lista. Ma oggi non chiederci piu' nulla, perche' a queste condizioni piu' nulla potra' essere dato". Immediata la replica di Granata: «Non ci ha fermati Berlusconi, figuriamoci se ci fermeranno atti d'infantilismo politico. Con Alessandro Aricò organizzeremo il partito in provincia di Trapani. Si può dissentire da un criterio nel formare la lista ma non per questo si abbandonano le proprie insegne, se ci si crede davvero».