Ed infatti la Giunta, con due differenti delibere, la 27 e la 28 del 2013, ha varato alcune importanti indicazioni che - sulla scorta anche di quanto espresso nella sua relazione dal consulente Sebastiano Luppino, dovrebbero andare nell’ottica di una razionalizzazione delle spese del Comune, della stabilizzazione e del rispetto del patto di stabilità.
La Giunta, che dovrebbe approntare il bilancio preventivo 2013, prende atto che le è impossibile farlo, sia perchè sono continuamente in corso delle modifiche nelle prescrizioni per gli enti locali, sia perchè con le ultime novità introdotte dal governo Monti, rispettare il patto di stabilità è pressochè impossibile, a detta della Giunta Adamo (anche se i Comuni di Castelvetrano e Mazara ci sono ampiamente riusciti...). Tant’è che è lo stesso governo che ha dato ai Comuni un termine molto largo per presentare il bilancio: 30 Giugno. C’è allora il tempo per adottare quelle che la Giunta chiama “scelte strategiche”, dando direttive ai dirigenti per agire di conseguenza.
Ed ecco le indicazioni. La prima: continuare la revisione scupolosa della spesa, “anche attraverso la rinegoziazione di rapporti contrattuali in essere, riducendo il costo in capo alla pubblica amministrazione, ovvero lo svolgimento di gare aperte in caso di scadenza dei contratti per la fornitura di beni e servizi e fitti passivi, con l’obiettivo di ridurre i costi da sostenere". La seconda indicazione è “programmare la spesa”: i dirigenti devono fornire all’economo municipale un elenco di ciò che gli serve, per fare acquisti mirati e non parcellizzare le spese dei vari settori, “con I'obiettivo di liberare risone per garantire il mantenimento del livello dei servizi”. Il terzo comandamento è banalotto: “Procedere ad un'attenta revisione della spesa settore per settore, in modo tale da tagliare i costi superflui”.
Al punto quattro, finalmente, qualcosa che tutti i cittadini onesti avvertono come un imperativo troppo trascurato dall’amministrazione: la lotta all’evasione fiscale. Ecco quindi che bisogna, secondo la Giunta, “porre in essere ulteriori concrete azioni finalizzate al recupero dell'evasione/elusione fiscale dei tributi comunali e tariffe e rette dei servizi resi alla cittadinanza”. Quinto punto: porre in essere ulteriori azioni finalizzate alla riorganizzazione delle risorse umane assegnate ai settori, in funzione dei servizi da garantire, nella direzione di ridurre I'incidenza della spesa del personale sul bilancio dell'ente. Il sesto punto riguarda il patrimonio del Comune: bisogna intervenire sul patrimonio dell'ente per migliorarne la gestione, con I'obiettivo di concorrere positivameúte al raggiungimento dell'equilibrio economico di bilancio. In tal senso i dirigenti competenti dovranno "sottoporre all'amministrazione comunale iI piano di razionalizzazione dell'uso dei beni comunali in una logica di eliminazione di possibili sprechi che dovessero sussistere”. Tra l’altro il Comune conta di incassare soldi dalla vendita degli immobili comunali, e dalla vendita di loculi del cimitero nuovo di Contrada Cutusio, ma ci sono forti perplessità....
Sesto punto: rivedere le spese dei consumi elettrici e della telefonia. Il settimo punto riguarda i rifiuti: “Verifica della possibilità di intervenire sul contratto di gestione del servizio integrato rifiuti per ottenere possibili risparmi di spesa attraverso la rimodulazione del servizio attualmente ricevuto, senza intaccare significativarnente la qualità dello stesso”. In altre parole: il Comune paga ogni anno 14 milioni di euro all’Ato per i rifiuti. E’ possibile pagare di meno? Se consideriamo gli standard del servizio finora fornito, la risposta è si.
La nona e ultima indicazione è generica, ed è l’invito a studiare ogni “ulteriore utile azione operativa finalizzata per operare in modo virtuoso in modo tale da ridurre i costi a carico dell'ente ed elevare il livello delle sue entrate”.
La delibera successiva, la 28/2013, serve a dare indicazioni sul rapporto con i troppi creditori che aspettano da tempo di essere pagati dal Comune. Innanzitutto, d’ora in poi, in ogni contratto o in ogni gara i dirigenti dovranno mettere la clausola: “Ci potranno essere ritardi nei pagamenti”. Geniale. E poi il Comune presto stitpulerà una convenzione per la cessione del credito (anzi, del debito), per qui saranno le banche a pagare i fornitori, ovviamente prelevando la loro ricca commissione. Nel frattempo la Giunta ha autorizzato il pagamento dei pagamenti in conto capitale giacenti, con il tetto di quattro milioni di euro, e soddisfacendo le richieste in ordine cronologico.