Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/02/2013 05:36:46

Tre giorni al voto. Ultimi appelli e comizi. Un elettore su tre ancora non ha deciso....

“Votiamo Sinistra Ecologia e Libertà quale componente essenziale della coalizione "Italia Giusta" con Bersani premier.” Lo affermano in una lettera aperta Pina Maisano Grassi e Davide Grassi. “La motivazione più istintiva è la fiducia che riponiamo in Nichi Vendola, per il suo costante impegno per la legalità 'in positivo', il motore di un progetto di sviluppo sociale, economico e civile. Questo progetto – prosegue la lettera -, nell'attuale momento storico, non può che prevedere l'alleanza organica con il maggior partito della sinistra, il Partito Democratico; alleanza che, sola, può determinare la rotta verso più giustizia sociale, sviluppo sostenibile, libertà degli individui. Questi obiettivi – concludono Pina e Davide Grassi - hanno caratterizzato la parte migliore della storia dell'Europa, quella che dobbiamo rivitalizzare, a maggior ragione quando occorre fornire risposte nuove a classi sociali in continua mutazione, per un futuro, ma un presente, di ordinata libertà e benessere per tutti”.

Un elettore su tre non ha deciso per chi votare, giusto com’è accaduto nelle precedenti consultazioni. Il dodici per cento degli elettori sceglierà nell’ultima settimana, l’8 per cento lo stesso giorno. Ma c’è anche un’altra fetta di elettorato potenziale, l’11 per cento, che decide di non recarsi alle urne proprio nel giorno del voto.  In novembre dello scorso anno le astensioni ammontavano al 43,9 per cento, un mese dopo, a dicembre la percentuale crebbe di un punto, dopo la crisi di governo. Oggi siamo al 27,7 per cento. Alle politiche del 2008 votò l’80 per cento degli aventi diritto, alle europee appena il 66 per cento. Alle regionali in Sicilia, in ottobre 2012, meno della metà dell’elettorato.

In un incontro con la stampa il candidato al Senato del Pdl, Antonio D'Alì, ha presentato il lungo elenco delle opere in cantiere al centro del suo programma, ad iniziare dalla bonifica della litoranea nord di Trapani e la passeggiata per le mura di Tramontana. “Un intervento ministeriale fortemente voluto – ha detto D’Alì – per il quale sono stati assegnati 11 milioni ed 800 mila euro, fondi per la difesa del suolo e del mare riservati per il 2008 dal Ministero dell’ambiente alle regioni Sicilia e Calabria. Consentiranno il completamento dell’intervento di protezione, recupero e valorizzazione della litoranea nord e la sistemazione della passeggiata delle mura fino a viale delle Sirene”. Tra le opere previste c’è la ripresa ed il completamento dei lavori al molo Ronciglio e l’escavazione dei fondali del bacino portuale di Trapani per i quali sono disponibili circa 9 milioni di euro. Tra le ipotesi di lavoro rientra invece la messa in sicurezza dei porti di Marsala e Mazara, la ristrutturazione dei porti delle Egadi e la realizzazione di nuovi porti turistici a Bonagia, Marausa, Custonaci, Petrosino e Marinella di Selinunte.

Roberta Pulizzi, candidata alla Camera (occupa la terza posizione) nella lista Sinistra Ecologia e Libertà, incontrerà presso il comitato elettorale di via Francesco Crispi 18, i  pensionati e gli anziani. Si discuterà di come e quanto, con il mutar dei tempi, il loro ruolo in società sia enormemente cambiato.
In serata, alle ore, 21.00, la candidata sarà a Petrosino per incontrare gli elettori.

"Evidentemente Bersani ha paura di Ingroia, quindi con me non ci parla, né si confronta. Questa é la politica italiana". Lo ha detto il leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia, rispondendo a Trapani ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'apertura di Bersani ai grillini. Ingroia ha poi aggiunto: "Visto che Bersani va già a braccetto anche con Monti, è impensabile un accordo post-elettorale con il Pd".

A Palermo, in una piazza stracolma di diecimila persone e di bandiere del Pd, il leader dei democratici e il sindaco di Firenze, dal palco, incalzano gli elettori, a cinque giorni dal voto. Per Bersani l'avversario numero uno è il Pdl, mentre non teme "le piazze di Grillo, ma il suo populismo".

"Le elezioni hanno sempre l'aspetto di un'onda, io sento per noi un'aria buona", dice il leader dei Pd. "Certamente", aggiunge, "non sottovaluto la destra, perché abbiamo visto che Berlusconi non sta dormendo, si sta dando da fare anche fin troppo". Allora, afferma Renzi, dobbiamo ricordarci "il 61 a zero in Sicilia del Pdl; e cosa ha fatto il governo di centrodestra per l'isola? Le loro promesse sono rimaste tutte nel cassetto di Porta a Porta".

A chi pensa "solo a un voto di protesta", votando 'cinquestelle', Bersani dice che "poi non si dovrà lamentare se torna Berlusconi". Perché "questo voto è fondamentale: in alcune regioni, tra cui la Sicilia, ci può essere un testa a testa tra noi da una parte e il Pdl e la Lega dall'altra; è chiaro: o vinciamo noi, o vincono loro... ma vinceremo noi". Quindi l'appello di Renzi: "La Sicilia è una regione decisiva per tutta l'Italia, il vostro voto vale doppio, avete il potere di decidere le sorti del Paese".

Per Bersani il Pd è "l'unica speranza per il Paese, noi non raccontiamo favole come Berlusconi". Ed elogia la tenuta del partito, che ha dimostrato "di essere un grande collettivo, unito". "Qui non c'è un uomo solo al comando, non c'è il profeta, non c'è il padrone, c'è un popolo" che punta a chiudere "la lunga stagione del leghismo, dell'egoismo, della divisione". E promette la legge anti-corruzione e quella sul conflitto di interesse nei primi cento giorni: "Berlusconi si deve rassegnare, quando si parla di regole lui mette subito mano alla pistola". Parlando dei problemi del Paese, Bersani accusa il Cavaliere e il Pdl di essersi occupati "di Ruby, mentre ci dicevano che tutto andava bene".

Ora "nelle case degli italiani stanno arrivando nove milioni di lettere che sembrano cartelle esattoriali, invece è la promessa di Berlusconi di restituire l'Imu: ma perché non restituiscono i quattro miliardi spesi per Alitalia o i quattro miliardi per le quote latte? Soldi che sono stati buttati via per vincere le elezioni". Quindi liquida con "non so se è un problema della Merkel o di Monti, non l'ho capito", le parole del premier secondo cui la cancelliera tedesca non vedrebbe con favore un governo targato Pd (dichiarazioni smentite dal portavoce della Merkel), mentre si sofferma sullo tsunami Grillo: "Non mi preoccupa la gente che va in piazza, capisco la voglia di cambiare; capisco meno parole d'ordine come 'usciamo dall'euro' o 'non c'é destra e sinistra': inflessioni populiste che possono portare guai, mettere a rischio la tenuta democratica del nostro Paese".

Questa sera, alle 21, all’hotel Baia dei Mulini, sul lungomare Dante Alighieri, il Partito Democratico di Trapani chiuderà la campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 24 e 25 febbraio. Prenderanno parte all’iniziativa i candidati del Pd per Camera e Senato Dario Safina e Pamela Orrù. Nel corso della manifestazione elettorale interverranno anche gli onorevoli Baldo Gucciardi, capogruppo del Pd all’Ars, ed Antonella Milazzo.