Questi numeri vogliono dire ingovernabilità. Per effetto della legge elettorale il centrodestra, pur percentualmente inferiore vince nelle Regioni che eleggono più senatori e così arriverebbe a 120-123 senatori a fronte dei 104 che andrebbero ai progressisti. Ai quali non servirebbe il soccorso di Monti che con i suoi 17 senatori non sarebbe utile a raggiungere una maggioranza assoluto. Mentre i 57 eletti accreditati a Grillo sono da considerarsi in frigo a meno di clamorose retromarce del leader del Movimento 5 Stelle. E quindi il dato della Camera, dove sembra che il centrosinistra otterrà la maggioranza assoluta, non basta al Pd e a Sel per gioire. A poco più di metà scrutinio, il centrosinistra è al 30,84%, il centrodestra al 27,85%, il Movimento 5 Stelle al 25,58%, la coalizione di Scelta civica per Monti al 10,45%.
20,07 - Camera, 24.343 sezioni su 61.446. Centrosinistra al 31,6%, Centrodestra al 27, Monti con la sua coalizione al 10,4, Grillo al 25,6, Ingroia al 2,2.
In base alla seconda proiezione dell'Istituto Piepoli per la Rai, alla Camera il centrosinistra è al 29,2%, mentre il centrodestra segue a 28,7%. Il Movimento 5 stelle è al 26,1%, le Liste Monti al 10,8%, Rivoluzione civile al 2,4% e le altre liste al 2,8%. Il campione su cui è stata effettuata la proiezione è pari al 62%.
20,04 - Ecco la simulazione del Senato sulla base del 75% di sezioni scrutinate.
Le regioni certe al centrosinistra Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata, Liguria e Sardegna e Lazio. Quelle certe al centrodestra sono Lombardia, Campania, Puglia, Veneto e Sicilia. Le regioni in bilico sono Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Calabria: in tutte queste regioni il margine fra le due coalizioni non supera il punto percentuale. Se anche il Friuli fosse vinto da Berlusconi il centrodestra raggiungerebbe i 130 seggi, se invece Piemonte, Abruzzo e Calabria passassero a Bersani, il centrosinistra salirebbe a 127 seggi.
19,26 - Si sta terminando lo scrutinio del Senato (che non fa capire nulla, al momento, su chi abbia una maggioranza), e cominciano le proiezioni della Camera.
Mediaset-Ipr per la Camera: la coalizione di centrosinistra (Pd-Sel e altri) è al 29,5%, mentre il centrodestra (Pdl-Lega e altri) è al 28,5%. Il Movimento 5 Stelle incalza al 26,4%. Le Liste Monti sono al 10,5%, Rivoluzione civile al 2,3%, Fare per Fermare il declino all'1,1%
19,24 - Coalizione di centrosinistra al 32,49% e centrodestra al 29,73 per cento. Questa la situazione quando sono stati scrutinati due terzi delle sezioni del senato (40.084 su 60.431). I dati diffusi dal Viminale riportano poi il Movimento 5 stelle al 23,97%, con Monti per l'Italia al 9,12% e Rivoluzione civile all'1,82 per cento.
19,00 - Controsorpasso del Pd, che adesso è primo al Senato, secondo la sesta proiezione di Piepoli per la Rai (ma non aveva detto che la prima aveva un margine di errore dell'1%?).
Nella sesta proiezione Rai-Piepoli per il Senato, la coalizione Pd-Sel passa in vantaggio con il 31,1% su Pdl-Lega che è al 30,5%. Il Movimento 5 stelle è terzo con il 24,4%, la Lista Monti è al 9,5%, Rivoluzione Civile all'1,9% e gli altri partiti complessivamente al 2,6%. La sesta proiezione è su un campione dell'81% dei voti.
18,55 - Il Pd aspetterà i dati ufficiali per fare dichiarazioni. Lo ha detto il responsabile enti locali del partito Davide Zoggia all'Acquario romano, dove è stata allestita la sala stampa del centrosinistra: "I dati che stanno affluendo dal Viminale sono differenti rispetto alle proiezioni, è consigliabile aspettare la fine dello spoglio ufficiale per fare qualsiasi commento. Vista la discordanza dei dati, la cosa più conveniente credo sia attendere i dati ufficiali".
18,19 - Le proiezioni Ipr per Repubblica ed Emg per La 7 concordano: la Lombardia va al centrodestra. Che, secondo Emg, vincerebbe al Senato anche in Puglia e Campania. Se così stanno le cose, nessuno può avere la maggioranza al Senato.
18,16 - I dati ufficiali pervenuti al Viminale e relativi a circa un terzo dello spoglio elettorale, con 21.299 sezioni scrutinate sul totale di 60.431, vedono per il Senato in vantaggio Pier Luigi Bersani in 11 regioni e Silvio Berlusconi in 7.
In particolare, al momento il candidato premier del centrosinistra prevale in Piemonte, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Basilicata e Sardegna mentre il capo della coalizione di centrodestra è in vantaggio in Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
17,59 - Su 20.399 sezioni scrutinate per il Senato su un totale di 60.431, secondo i primi dati del ministero dell'Interno, il centrosinistra è al 33,44% (Pd al 29,37%), il centrodestra al 28,35% (Pdl al 21.02%), Movimento 5 stelle al 4,39%, Scelta civica per Monti al 9,16%, Rivoluzione civile di Antonio Ingroia 1,82%.
17,50 - Secondo la terza proiezione Rai-Piepoli per il Senato, il centrodestra (Pdl-Lega e Altri) è al 31,3%, il centrosinistra (Pd-Sel e altri) è al 30,1% e il Movimento 5 Stelle al 24,6%. La Lista Monti è al 9,4% e Rivoluzione Civile all`1,8%. Gli altri partiti sono al 2,8%. La copertura della terza proiezione Rai è di circa il 55%.
«Se le cose stanno così, il prossimo parlamento sarà ingovernabile. Si farà subito una nuova legge elettorale e si torna a votare». È il commento del vicesegretario del Pd, Enrico Letta, alle prime proiezioni date al Tg3 sul Senato.
17,30 - "Penso che intorno alle 9 di questa sera potremmo avere il risultato delle elezioni per quanto riguarda il Senato, mentre per la Camera spero si possa dare entro la mezzanotte". Sono queste le previsioni che avanza il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri circa l'afflusso dei dati ufficiali sul voto degli italiani al Viminale. "Tutto sta procedendo regolarmente e speditamente", assicura il ministro.
16,45 - I primi istant poll dicono che il progetto di Rivoluzione civile non ha convinto e nel quartier generale di via dei Montecatini circola aria di delusione.
Antonio Ingroia e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e firmatario del manifest fondativo del movimento, sono al piano superiore, inaccessibile ai giornalisti, che affollano il piano terra, dove è stata allestita la sala stampa. Il primo a commentare è Gianfranco Mascia, candidato al Consiglio regionale del Lazio: "Aspettiamo dati più certi. Non siamo riusciti a bucare al Nord Italia - del resto era impossibile con le imitazioni di Crozza - ma sono convinto che il Sud ci riserverà soprese piacevoli".
16,41 - Anche la seconda proiezione della Rai conferma il vantaggio del centrodestra al Senato. Se il dato è questo, il Parlamento è ingovernabile e presto, probabilmente, si tornerà a votare. E' meglio non mettere da parte la tessera elettorale, potrebbe servirvi presto....
16,31 - La prima proiezione Rai ribalta le indicazioni degli instant poll e dà il centrodestra in vantaggio.
per il Senato con il 31%. La copertura del campione è del 13,85%. Il centrosinistra è accreditato del 29,5, il Movimento5Stelle del 25,1 (che sarebbe il primo partito), la lista di centro del 9,6.
16,15 - Incredibile: le proiezioni smentiscono i dati degli Instant Poll. La prima proiezione, infatti, dà la maggioranza al centrodestra e il Movimento Cinque Stelle primo partito!
15,40 - ''Altro che maledizione! Ci avete regalato un sogno: Monti sotto il 10%! Grazie a tutti!''. Lo scrive su twitter l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti commentando i primi istant poll.
15,17 - Il centrosinistra guidato da Bersani al 38%, la coalizione di centrodestra al 30% e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al 19%.
È questa l'Italia che esce dalle urne secondo gli istant poll dell'Istituto Piepoli realizzati per la Rai. Da queste rilevazioni - oltre al distacco dell'8% tra i due principali Poli, che consentirebbe all'alleanza Pd-Sel-Centro democratico di avere una maggioranza anche al Senato - emergerebbe anche un exploit dei grillini attorno al 19% e la coalizione Monti molto lontana, tra il 7 e il 9%, anche a causa del tracollo di Udc e Futuro e Libertà. Incerta, sempre in base a questi dati, la presenza di Rivoluzione Civile in Parlamento: stando ai dati raccolti da Piepoli la lista di Ingroia si attesterebbe tra il 2 e il 3% e quindi non riuscirebbe a superare il quorum del 4% necessario per l'accesso al Parlamento.
15,16 - Secondo gli instant poll Rai-Istituto Piepoli alla Camera, il Pd è in una forchetta tra 31-33%, il Pdl 21-23%, il Movimento 5 Stelle tra 19-21%. Seguono Liste Monti 6-8%, Lega 4-5%, Sel 2-4%, Rc 2-3%, La Destra 1-2%, Udc 1-2%, Fratelli d'Italia all'1%. Altri partiti tra 1% e 2%
15,13 - Anche Futuro e Libertà, secondo i primi Instant poll, sarebbe fuori dal Parlamento.
15,12 - Primi instant poll: Pd-Sel al 34,5%, Pdl-Lega al 29%, Grillo al 19,5%, Monti al 9,5%, Ingroia al 3,5%
15,09 - Sempre secondo i primi Instant Poll, Rivoluzione Civile sarebbe fuori dal Parlamento.
15,00 - Secondo i dati di Rai Uno e di Sky Tg 24 il centrosinistra di Bersani ha vinto le elezioni, perchè la coalizione Pd - Sel è prima sia alla Camera che al Senato.
09,00 - Oggi, alle 15, sapremo che futuro ci attende, finalmente. L'Italia vota e decide il nuovo Parlamento.
Fino a qualche mese fa gli indizi facevano intendere una vittoria larga del Pd, alleato con Sel. Poi c'è stata la "salita" in campo di Monti, la campagna elettorale senza tregua di Berlusconi, lo scandalo Monte Paschi, il tam tam dei Movimento Cinque Stelle, e oggi l'esito delle urne è incerto.
Da questo pomeriggio, chiuso il capitolo elezioni, si dovranno attendere poco piu` di due settimane per la prima riunione delle nuove Camere, fissata per il 15 marzo. Qualche giorno prima, il 12, deputati e senatori dovranno espletare gli adempimenti formali per il loro ingresso in Parlamento. Il primo atto politico delle nuove Camere sara` l`elezione dei presidenti di Montecitorio e palazzo Madama.
Sono quarantasette milioni gli italiani chiamati a votare per il rinnovo della Camera e del Senato. Si vota anche per le regionali in Lombardia, Molise e Lazio. Si vota tracciando la lista scelta senza scrivere null'altro uslla scheda, pena la nullità del voto. La scheda per la Camera è di colore rosa, quella per il Senato di colore giallo. Per l’elezione della Camera possono votare gli iscritti nelle liste elettorali che avranno compiuto 18 anni di età entro domani, mentre per l’elezione del Senato gli elettori devono aver compiuto 25 anni.
La legge elettorale in vigore è un sistema proporzionale con premio di maggioranza e sbarramenti, volgarmente noto alle cronache giornalistiche come “Porcellum”, perché uno dei suoi ispiratori, Roberto Calderoli, la definiì una “porcata”.
Si vota con liste bloccate, ovvero l’elettore non può indicare preferenze e scrivere nomi. L’elezione dei parlamentari dipende quindi dalla posizione in lista stabilita dai partiti. La legge prevede un “premio di maggioranza”: viene garantito un minimo di 340 seggi alla Camera dei deputati alla lista o alla coalizione di liste che ottiene la maggioranza relativa di tutti i voti; per il Senato il premio di maggioranza viene invece assegnato su base regionale: la lista o alla coalizione vincente in ogni regione ottiene almeno il 55% dei seggi. In Sicilia si eleggono 25 senatori, 14 vanno alla coalizione vincente. Nell'Isola si eleggono anche 52 deputati in due circoscrizioni, occidentale e orientale.
La legge introduce anche delle soglie di sbarramento. Nello specifico della Camera ogni partito o lista, per eleggere dei deputati, deve ottenere almeno il 4 per cento dei voti nazionali mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 10; le liste collegate ad una coalizione che abbia superato la soglia prescritta partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 2 dei voti. Viene anche “ripescata” la migliore lista della coalizione sotto il due. Ma questo sempre che la coalizione raggiunga il dieci, altrimenti è comunque necessario il 4 per cento per lista.
La soglia di sbarramento al Senato per ogni partito o lista è dell’8% su base regionale, mentre le coalizioni devono ottenere almeno il 20. Le liste collegate ad una coalizione che abbia superato la soglia del 20 partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 3 per cento.