Riepilogando. Alla città di Marsala è stato assegnato il premio di Città europea del Vino 2013. Un premio arrivato alla seconda edizione, e organizzato dall’associazione Recevin. Nell’ambito di questo premio, la giunta guidata dal sindaco Giulia Adamo ha predisposto un programma di cose da fare nel corso dell’anno. Un programma con tanti eventi che poco c’entrano col vino o che erano comunque previsti nella consueta programmazione. Come le manifestazioni religiose della settimana Santa, il Festival del Giornalismo d’Inchiesta, il convegno della massoneria. Il costo stimata dall’Amministrazione per tutti questi eventi è di 800 mila euro. Il conto è stato fatto un po’ alla buona, per dirla tutta, visto che non sono stati specificate le somme esatte per ogni singolo evento. Inoltre è stato previsto che metà di questi 800 mila euro li mette il Comune, l’altra metà dovrebbero metterli altri enti come Provincia, Regione e Fondi ministeriali e investitori privati. E se questi finanziamenti non dovessero arrivare, cosa succede? Non si sa, magari li mette anche il Comune o ridimensionano le cose da fare. Intanto l’Amministrazione ha già speso un mucchio di soldi per organizzare il concerto di Malika Ayane, per partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano, per i viaggi in Portogallo. E adesso è spuntata anche l’istallazione del giardino a Porta Nuova ad aumentare le tante perplessità sulla salute dei conti dell’ente. Quindi come pensa di risolvere tutto la Giunta Adamo, visto che di fatto soldi non ce ne sono? Utilizzando il trucchetto del superamento dei dodicesimi di bilancio. Infatti, in una delle ultime riunioni di giunta, è stato autorizzato il superamento dei dodicesimi di bilancio per circa 274 mila euro per affrontare i costi degli eventi Marsala Città del Vino.
Come funziona. Quasi tutti i comuni approvano il bilancio di previsione al principio dell´anno, perché in questo modo è possibile programmare con le dovute risorse finanziarie progetti ed interventi amministrativi nel corso dell´anno. Senza l´approvazione del bilancio, l´amministrazione comunale può spendere somme di danaro con il sistema dei dodicesimi. Nel relativo mese il Comune può spendere, nei singoli capitoli di spesa del bilancio, tanti dodicesimi dei capitoli dell´anno precedente quanto sono i numeri che il mese in corso rappresenta rispetto all´anno. Per essere chiari: nel mese di marzo il Comune può impegnare risorse per 3/12 dei singoli capitoli del bilancio dell´anno precedente.
Naturalmente quando si approva il bilancio preventivo quelle somme spese con il sistema dei dodicesimi andranno conteggiate nel relativo capitolo senza possibilità di poter variare alcuna somma.
Niente di illegale. La normativa già dal 2011 ha prorogato i termini al 30 giugno per l'approvazione del bilancio. Il motivo è chiaro, in questo modo si evita di bloccare i servizi essenziali per i cittadini. Ma il punto è un altro, la Giunta Adamo ne sta abusando e la mancanza dell'approvazione del bilancio preventivo comporta come conseguenza il venir meno dell'indirizzo politico da parte del consiglio comunale in materia di bilancio. Infatti, quando si procede a spendere i soldi in dodicesimi sino a tutto il mese di giugno, appare evidente che buona parte dell´esercizio finanziario di quell´anno è ormai andato e dovendo ricomprendere nel bilancio le spese in dodicesimi sino a quel punto realizzate il documento previsionale da approvare è un bilancio privo di qualsiasi impulso.
Si tratta semplicemente del bilancio dell´anno precedente. Il ruolo dei Consiglieri diventa marginale, a questo punto: dei notai che certificano quanto speso.
Ecco. Adesso la Giunta Adamo ha deciso di spendere in dodicesimi ben 274 mila euro degli 800 mila previsti sul progetto "Marsala città europea del vino". Per capire meglio, la Giunta decide di spendere 800 mila euro di cui 400 mila dal bilancio del comune ( non ancora approvato dal Consiglio) e 400 mila dal bilancio della Regione (non previsti da nessuna delibera della giunta regionale) o di altri enti. Questa non è contabilità di Stato, ci troviamo dinanzi a cose molto gravi che richiedono l'intervento quantomeno della Corte dei Conti. Se il consiglio comunale non approverà il bilancio "preventivo" e la Regione non assicurerà gli altri 400 mila, chi pagherà i fornitori? E con quali criteri verranno scelti?
Sul problema si era anche espresso il consiglio comunale, qualche tempo fa, approvando un atto col quale si invitava l’amministrazione ad essere un tantino più prudente con le spese. Niente, poco dopo sono arrivati gli acquisti esagerati per gli addobbi natalizi, i mercatini di Natale, i concerti. Anche il presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano, ha espresso molte perplessità: «A chi preoccupa maggiormente lo stato di salute dell’ente è il consiglio comunale. E posso dire che allo stato attuale è abbastanza preoccupato. Spero di poter approvare il bilancio entro marzo, perché se dobbiamo ospitare una manifestazione di grande importanza, ci sono tutta una serie di iniziative che sono state programmate che hanno anche dei costi non indifferenti». Sturiano in pratica ha anche ammesso che l’organizzazione degli eventi per Marsala Città del Vino vanno un po’ a scatola chiusa, in termini di costi: «Teoricamente potrebbe anche costare 800 mila euro all’Amministrazione, se non ci saranno finanziamenti da altri enti, o meno se ci saranno questi finanziamenti attesi». Il rischio è che le spese per questi eventi possano diventare debiti fuori bilancio, un po’ come successe per i 250 mila euro del Wine Sicily, che girano e rigirano da quattro anni.